“Enorme partecipazione affettiva per la causa di beatificazione di Giovanni Paolo II”: intervista al postulatore nell’ultimo numero di "Synthesis"

venerdì, 26 maggio 2006

Roma (Agenzia Fides) - Il processo di beatificazione di Giovanni Paolo II è accompagnato "da un'attesa e da una partecipazione affettiva enormi. Ne sono dimostrazione le migliaia di lettere ed e-mail che arrivano all'ufficio postulazione". A dichiararlo è Mons. Slawomir Oder, postulatore della Causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, in una intervista pubblicata sull'ultimo numero di "Synthesis", la Rivista degli studenti delle università pontificie di Roma. "Tutta questa attenzione - prosegue Mons. Oder - ci mette di fronte ad un momento propizio alla riflessione su ciò che effettivamente rappresenta l'eredità spirituale di Giovanni Paolo II". "Sicuramente è ancora troppo presto per poter parlare di qualcosa che riguardi l'esito del processo - continua il postulatore - , ma posso dire che ciò che più emerge, soprattutto dalle testimonianze che mi arrivano attraverso la corrispondenza, è la percezione della figura di Giovanni Paolo II come uomo completo, pieno ed assai presente nella vita delle singole persone e delle famiglie".
L'intervista rilasciata da Oder rappresenta "un omaggio" che la Rivista diretta da Giovanni Tridente e Jorge Olaechea ha voluto rendere "al Servo di Dio il papa Giovanni Paolo II, ad un anno del suo ritorno alla Casa del Padre". Questo omaggio è corredato da un saggio-approfondimento sul "Wojtyla filosofo" ossia su "uno degli interessi peculiari del Papa scomparso: la dimensione antropologica". Nell'ultimo numero di Synthesis - che è in distribuzione proprio in questi giorni ed è reperibile anche in rete - tra le altre cose è stata posta particolare attenzione al cosiddetto "processo di Bologna", il progetto che mira a costruire un reale ambito di unione tra le realtà universitarie europee, attraverso parametri comuni, collaborazioni e interscambio di esperienze. "Le nostre università pontificie ne sono coinvolte a pieno titolo - si legge nell'Editoriale della Rivista - ed è un cammino che riteniamo ricco di prospettive di crescita per il futuro 'europeo' dei nostri atenei romani". (S.L.) (Agenzia Fides 26/5/2006; righe 24; parole 321)


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