AFRICA/CONGO RD - Profanata una chiesa da parte di un gruppo armato alleato dell’esercito

mercoledì, 23 luglio 2025 profanazioni   chiese locali   gruppi armati  

Kinshasa (Agenzia Fides) – Profanata la chiesa cattolica Giovanni da Capistrano di Lopa, nella provincia dell’Ituri, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDC). L’atto sacrilego è stato commesso il 21 luglio nell’ambito di una serie di scontri tra alcuni gruppi armati che si contendono l’area.
Secondo quanto riporta un comunicato della Commissione diocesana “Giustizia e Pace” di Bunia, la profanazione della chiesa è stata commessa da membri della CODECO (Coopérative pour le Développement du Congo)) un gruppo armato che in passato si era reso responsabile di altri atti sacrileghi (vedi Fides 25/9/2024).
Secondo “Giustizia e Pace” il 19 luglio un portavoce dell’esercito regolare congolese (FARDC) aveva annunciato “un’alleanza militare tra le FARDC e la CODECO” per contrastare un’altra formazione armata apparsa da poco nell’area, la Convention pour la Révolution Populaire (CRP). La creazione di questo movimento era stata annunciata a marzo in Uganda, dove si è rifugiato, da Thomas Lubanga, ex capo ribelle condannato dalla Corte Penale Internazionale.
L’annuncio dell’alleanza tra l’esercito regolare e la CODECO, afferma “Giustizia e Pace” è stato subito seguito “da una serie di attacchi coordinati nel Territorio di Djugu contro la CRP”.
Nel corso dell’incursione nel villaggi di Lopa nella tarda mattinata del 21 luglio i ribelli della CODECO hanno profanato la chiesa San Giovanni da Capistrano, il presbiterio e il santuario mariano. Secondo il comunicato firmato don Chrysanthe Ngabu Lidja, direttore della Commissione diocesana “Giustizia e Pace” di Bunia gli atti sacrileghi sono stati: forzamento del Tabernacolo, con le particole dell’Eucaristia scaraventate a terra; saccheggio del santuario mariano; camici, casule e oggetti liturgici gettati a terra. Oltre al trauma subito dai sacerdoti e dalla popolazione durante l’attacco dei ribelli.
Il bilancio provvisorio delle vittime dell’incursione commessa a Lopa dalla CODECO “con l’appoggio delle FARDC” sono di almeno tre morti, oltre al saccheggio di diverse proprietà civili.
“Giustizia e Pace in Congo condanna "il porto d'armi da parte di chiunque non appartenga al settore della sicurezza, l'alleanza innaturale tra le FARDC e i miliziani del CODECO, che ha permesso questi abusi, annunciati pubblicamente e trasmessi via radio; il rinvio dello stato d'assedio per ripristinare la pace attraverso lo sradicamento dei gruppi armati e il disarmo, la smobilitazione e il reinserimento dei miliziani". Si ricordi che dal maggio 2021 nell’Ituri oltre che nel Nord Kivu è stato imposto lo stato d’assedio che dà ampi poteri ai militari (vedi Fides 7/5/2021) ma che finora non ha permesso di riportare la pace. (L.M.) (Agenzia Fides 23/7/2025)


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