ASIA/MYANMAR - Il popolo sofferente ai piedi dell'Immacolata, Madre di speranza e di riconciliazione

venerdì, 6 dicembre 2024 devozione mariana   guerra civile   pace   preghiera  

Yangon (Agenzia Fides) - "Ricordiamo oggi la nostra nazione e preghiamo per la pace nell'Adorazione del primo Venerdì del mese. Affidiamo il Myanmar, che da tempo è in grande sofferenza, alla Vergine Maria, al suo Cuore materno e Immacolato", racconta all'Agenzia Fides p. Terence Anthony, parroco nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes, nella parte meridionale dell'arcidiocesi di Yangon. "Siamo profondamente grati a Papa Francesco che non manca di ricordarci nella sua preghiera, e nei suoi ripetuti appelli non manca di ricordare alla comunità internazionale la nostra travagliata situazione. Ogni giorno recitiamo insieme la preghiera del Papa per la pace ", dice.
Il tempo di Avvento è dedicato dai fedeli birmani alla preghiera per la pace. In particolare è molto sentita a Yangon la festività dell'Immacolata Concezione, l'8 dicembre, dato che l'Immacolata è la patrona dell'Arcidiocesi e a Lei è intitolata la Cattedrale di Yangon. "Tutti i fedeli, nelle varie parrocchie dell'Arcidiocesi, stanno celebrando con profonda devozione la Novena all'Immacolata, pregando intensamente per la pace. Nel nostro territorio, in particolare, non si avverte la furia della guerra civile, ma si avvertono gli effetti della guerra: il costo della vita è altissimo e c'è tanta povertà. In tante altre zone della nazione, invece, il conflitto continua, e tanti nostri amici e fedeli non possono nemmeno frequentare le chiese o sono sfollati a causa della guerra. Siamo loro molto vicini, siamo in comunione di preghiera con tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito", afferma.
La comunità diocesana - riferisce p. Terence - si radunerà l'8 dicembre nella Cattedrale a Yangon per una solenne celebrazione in cui Vescovi, preti, consacrati, fedeli rinnoveranno l'atto di affidamento alla Vergine Maria: "La invochiamo oggi come Madre della speranza, della misericordia e della riconciliazione. E' lei che guarisce tutte le ferite. Ci mettiamo ancora una volta sotto la sua protezione. Come nazione e come popolo, affrontiamo sfide, lacrime, lo sfollamento, la violenza e il dolore. Siamo ai piedi della Vergine per cercare misericordia e guarigione. Lei conosce il nostro dolore. Lei, che era ai piedi della Croce e soffriva per il Figlio ferito, conosce le nostre ferite. Preghiamo perché possa tenere la nostra gente tra le sue braccia e guarire tutti noi, portare consolazione, dare pace a questa terra".
(PA) (Agenzia Fides 6/12/2024)


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