ASIA/INDIA - Nuova protesta dei contadini: una domanda di giustizia e dignità

sabato, 7 dicembre 2024 agricoltori   sviluppo   diritti umani  

Rajarshi Mitra - Wiki Commons

New Delhi (Agenzia Fides) - "La situazione degli agricoltori indiani è straziante. Il trattamento disumano che viene riservato loro in questo paese desta inquietudine e un senso di impotenza", afferma Jose Kavi, giornalista e analista cattolico indiano, commentando la nuova protesta degli agricoltori del Punjab, dell'Haryana e dell'Uttar Pradesh, scesi di nuovo in strada con oltre 200 sindacati e in marcia verso la capitale New Delhi.
L'inquietudine degli agricoltori indiani non è nuova: nel 2020, gli agricoltori hanno protestato contro le tre leggi agricole che avrebbero strozzato la produzione favorendo le multinazionali. Dopo un anno di proteste, quelle leggi vennero abrogate nel 2021 (vedi Fides 20/11/2021). Ora gli agricoltori indiani, circa 700 milioni di persone, che costituiscono la spina dorsale del paese, portano all'attenzione della politica una serie di domande finora senza risposta: la cancellazione dei debiti contratti con prestiti agricoli; un sistema pensionistico per gli agricoltori e i braccianti; il blocco degli aumento delle tariffe elettriche. Inoltre si chiede che il governo ritiri le accuse per le violenze avvenute nel 2021 e stabilisca un risarcimento alle famiglie dei circa 700 agricoltori morti durante una precedente agitazione nel 2020-21. Tra le richieste dei sindacati, anche i sussidi ai figli di contadini rimasti senza terra e un indennizzo maggiore, rispetto alla vecchia legge, per i lotti di terreni acquisiti dalle autorità per opere pubbliche o private. La protesta si è riaccesa dopo che nel febbraio scorso, incontrando gruppi di agricoltori, il governo aveva respinto le loro richieste.
In passato la società indiana è stata funestata anche dal fenomeno dei suicidi dei contadini, spesso strozzati dal debito, a causa della perdita o dello scarso rendimento di vari raccolti consecutivi. "Bisogna ricordare che questi contadini sono i cittadini del nostro paese. Come cittadini responsabili dobbiamo esprimere la nostra solidarietà con gli agricoltori, per proteggere la loro dignità. La comunità cattolica indiana, nelle sue varie articolazioni, si è sempre espressa a sostegno della vita degli agricoltori, spesso tra i più poveri della società: questo supporto significa promuovere la giustizia, l'equità sociale e lo sviluppo sostenibile dell'agricoltura agricolo della nostra nazione", rileva Kavi.
(PA) (Agenzi Fides 7/12/2024)


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