ASIA/COREA DEL SUD - Un gemellaggio tra la comunità coreana e quella francese per la beatificazione del vescovo missionario Bruguière

sabato, 9 novembre 2024 missione missionari beatificazione causa di beatificazione

COREA DEL SUD

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Un gemellaggio tra la comunità coreana e quella francese per la beatificazione del vescovo missionario Bruguière

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Carcassone (Agenzia Fides) - La comunità cattolica coreana e quella francese si uniscono per la beatificazione del vescovo Barthelemy Bruguière (1792-1835), membro della Società per le Missioni Estere di Parigi (MEP) e primo Vicario apostolico della Corea. L'alleanza e la stretta collaborazione è stata sancita nei giorni scorsi, con la visita ufficiale di una delegazione coreana alla città natale di Bruguière, Carcassone: vi hanno preso parte rappresentanti del Comitato per la beatificazione e canonizzazione dell'Arcidiocesi di Seoul, del "Korea Church History Research Institute", e del "Catholic Peace Broadcasting" coreano che hanno soggiornato nella diocesi di Carcassonne-Narbonne e visitato la Società per le Missioni Estere di Parigi (MEP). Le due comunità di fedeli, in Europa e in Asia, hanno entrambe espresso un debito di riconoscenza verso il missionario francese e affermato di essere "discendenti nella fede" di mons. Bruguière. Per questo hanno concordato di pregare insieme e di portare avanti insieme il movimento e il processo per la beatificazione di Mons. Bruguière, promosso giuridicamente dall'Arcidiocesi di Seoul. Il Vescovo di Carcassonne-Narbonne, Bruno Valentin ha espresso la sua gioia, notando: "Il sogno del Vescovo Bruguière si è avverato attraverso l'incontro e il gemellaggio delle Chiese coreana e francese". Job Koo Yobi, Vescovo ausiliare di Seoul e capo del Comitato per la beatificazione, presente nella delegazione coreana, ha confermato: "Annunciamo un nuovo inizio in questo processo di per la beatificazione. Questa è un'opportunità per le nostre chiese di essere sorelle, di camminare e lavorare insieme, per essere una sola comunità realmente evangelica. Siamo felici di sviluppare un rapporto di ulteriore cooperazione per promuovere la fede nelle nostre comunità".
La delegazione ha potuto vedere e apprezzare un prezioso documento storico: la lettera originale di 188 anni fa, firmata dal Cardinale Giacomo Filippo Fransoni, allora Prefetto della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, inviata a mons. Bruguière, allora Vicario apostolico di Joseon. La lettera, scritta dal Cardinale il 31 marzo 1836, affermava la giurisdizione missionaria indipendente del "Regno di Joseon e Ryukyu" (quest'ultima località è ad Okinawa, in Giappone), sostenendo l'opera missionaria e l'autorità ecclesiale del Vicario anche su quella parte di territorio nipponico. Tuttavia, poiché mons. Bruguière era già deceduto il 20 ottobre 1835, la Congregazione vaticana scrisse e inviò la lettera senza sapere che mons. Bruguière fosse già morto. Padre Cho Han-geon, Direttore del Korea Church History Research Institute, ha commentato: "Dalla missiva emerge ancora una volta la passione di mons. Bruguière per l'opera missionaria, constatando che aveva in mente di allargare l'annuncio del Vangelo anche ad altre terre, là dove il Vangelo non era ancora stato diffuso”.
La delegazione ha preso parte anche alla commemorazione del 70° anniversario di fondazione della parrocchia coreana a Parigi, con una Eucarestia celebrata proprio per pregare per la beatificazione di mons. Bruguière. Padre Cho Han-geon, nell'omelia, ha citato passi ed episodi della vita di Bruguière, dicendo: “Lo zelo, lo slancio missionario e l'amore per il Vangelo di Mons. Bruguière serviranno da esempio per missionari di oggi”, invitando i fedeli coreani e francesi a partecipare attivamente alla preghiera e all'opera per la beatificazione.
Anche padre Vincent Senechal, Superiore generale della Società delle Missioni Estere di Parigi, ha detto: “A partire da oggi, tutti partecipano con maggiore consapevolezza spirituale alla preghiera per la beatificazione di mons. Bruguière. La nostra preghiera va anche a tutti coloro che ci hanno preceduto come testimoni della fede e missionari, perchè possano ispirare i nostri passi oggi".
(PA) (Agenzia Fides 9/11/2024)