AFRICA/NIGERIA - “Legalizzare l’aborto va contro il diritto alla vita sancito dalla Costituzione”

venerdì, 25 ottobre 2024 aborto   chiese locali  

Abuja (Agenzia Fides) – “Invece di ampliare l'accesso all'interruzione di gravidanza distruggendo la vita, il governo dovrebbe moltiplicare gli sforzi per educare la popolazione sui valori e sulla dignità della persona umana” afferma padre Zacharia Nyantiso Samjumi, Segretario Generale del Catholic Secretariat of Nigeria (CSN), l’organo centrale della Conferenza Episcopale della Nigeria.
L’intervento di p. Samjumi si è reso necessario dopo che il Dipartimento per la promozione della salute del Ministero federale della Sanità ha intrapreso una revisione del Codice penale per decriminalizzare l'aborto.
Nella sua dichiarazione il Segretario Generale della CSN ricorda che la legalizzazione dell'aborto contraddice la Costituzione nigeriana, che garantisce il diritto alla vita. L’articolo 33 della Costituzione del 1999 afferma che “ogni persona ha diritto alla vita e che nessuno può essere intenzionalmente privato della propria vita”.
P. Samjumi afferma che piuttosto che promuovere l'aborto, il governo dovrebbe concentrarsi sull'educazione dei cittadini sulla salute riproduttiva e sulla dignità della vita umana.
"Piuttosto che intronizzare la cultura della morte attraverso la legalizzazione dell'aborto, il governo dovrebbe sostenere la sacra dignità e l'amore che deve essere accordata alla persona umana, che è garantito dalla legge naturale e dai comandamenti divini e affermato nella costituzione della Repubblica Federale della Nigeria” afferma il Segretario Generale della CSN.
“La Chiesa cattolica e tutte le persone eticamente attente si oppongono a tutte le forme di aborto il cui scopo diretto è quello di porre fine alla vita di un bambino nell'utero. Il nascituro ha il diritto di vivere ed essere protetto e di non essere ucciso per decreto di una legge ingiusta. Crediamo fermamente che ogni vita umana debba essere rispettata e protetta, specialmente le più vulnerabili nell'utero dal momento del loro concepimento”. (L.M.) (Agenzia Fides 25/10/2024)


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