AFRICA/NIGERIA - “No ai preti che scendono in politica senza la dovuta autorizzazione”; il richiamo dei Vescovi

mercoledì, 2 ottobre 2024 chiese locali   vescovi   sacerdoti   politica  

Abuja (Agenzia Fides) – No ai preti che scendono nell’arena politica. È quanto ha ribadito la Conferenza Episcopale della Nigeria in un comunicato pubblicato il 1°ottobre, firmato da Lucius Iwejuru Ugorji, Arcivescovo di Owerri e Presidente della Catholic Bishop’s Conference of Nigeria (CBCN), e da Donatus Aihmiosion Ogun, Vescovo di Uromi, Segretario della CBCN.
“Nel corso degli anni - afferma il comunicato- alcuni preti in Nigeria, senza le autorizzazioni necessarie rilasciate dalle competenti autorità ecclesiastiche, si sono avventurati nella politica attiva o nell’esercizio di uffici pubblici”. “Questa situazione non solo contravviene le leggi universali della Chiesa (Canone 285 §3 e Canone 287 §2) ma ha scandalizzato la vasta maggioranza dei fedeli nel Paese”.
Per questo motivo, la CBCN, in accordo con il Dicastero per l’Evangelizzazione e con il Dicastero per i Testi Legislativi, ha deciso che ai chierici che nonostante i richiami dovessero continuare nella loro condotta non conforme, verrà comminata la sanzione in base al Canone 1333, che prevede la sospensione da tutti od alcuni atti della potestà di ordine; da tutti od alcuni atti della potestà di governo; dall’esercizio di tutti od alcuni diritti o funzioni inerenti l’ufficio.
Se il sacerdote già sottoposto alla precedente sanzione dovesse persistere nella sua condotta gli verrà comminata la sanzione prevista dal Canone 1371 § 1 (“Chi non obbedisce alla Sede Apostolica, all’Ordinario o al Superiore che legittimamente gli comanda o gli proibisce, e dopo l’ammonizione persiste nella sua disobbedienza, sia punito, a seconda della gravità del caso, con una censura o con la privazione dell’ufficio o con altre pene di cui nel can. 1336, §§ 2-4”). Le stesse norme riguardano i religiosi e le religiose.
“Questa è una questione di estrema gravità e facciamo appello a tutti i preti di rispettare fedelmente le leggi canoniche e di dedicarsi ai loro sacri doveri con la massima fedeltà e devozione” conclude il messaggio. (L.M.) (Agenzia Fides 2/10/2024)


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