Colombo (agenzia Fides) — Anura Kumara Dissanayake è il nuovo presidente dello Sri Lanka, come ha annunciato ieri la Commissione elettorale, dopo il voto di sabato 21 settembre. Parlamentare di orientamento politico di sinistra, Dissanayake ha ricevuto - come ha reso noto la Commissione elettorale - oltre 5,7 milioni di voti, seguito dal candidato Sajith Premadasa con 4,5 milioni.
Dissanayake in campagna elettorale ha puntato a guadagnare il favore della classe operaia e ha trovato polarità tra i giovani e nelle fasce sociali medio-basse, mentre lo Sri Lanka tenta di riprendersi dopo una crisi economica e politica che ha messo in ginocchio il paese e acuito la povertà diffusa.
Due anni fa, decine di migliaia di srilankesi si ribellarono e costrinsero l'allora presidente Rajapaksa a fuggire dal paese, "e da allora nella società si avvertiva un grande desiderio di cambiamento: è questo è il risultato, che non esiterei a definire storico", commenta all'Agenzia Fides p. Basil Rohan Fernando, sacerdote dell’arcidiocesi di Colombo e Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nell'isola.
P. Fernando nota "un'atmosfera positiva nella società: in primis va notato che il processo elettorale è stato pacifico e trasparente e poi, all'indomani del voto, non si sono registrati scontri tra fazioni opposte, come è spesso avvenuto in passato". Inoltre, rileva, "si respira nella società un'atmosfera di grande speranza. La popolazione aveva voglia di novità, voleva fortemente un cambiamento e così è stato, La volontà popolare si è pronunciata democraticamente".
Se nella stampa internazionale si definisce Dissanayake "il presidente "marxista", P. Fernando nota: "L' etichetta non deve allarmare ed è relativa a posizioni ideologiche del passato. Il nuovo presidente è ben inserito nel quadro democratico e il suo obiettivo dichiarato è lavorare per i poveri e i vulnerabili, quello di cui la nazione ha bisogno. Si pensa che entro un mese il presidente indirà anche le elezioni generali per il rinnovo del Parlamento e questo consentirà di dare un volto totalmente nuovo alla nazione, con l'ingresso in politica attiva di giovani istruiti e qualificati, il che sarà una taglio netto rispetto al vecchio establishment, coinvolto in giochi di corruzione".
Sulla comunità cattolica - circa 1,5 milioni di fedeli su 22 milioni di abitanti - il sacerdote nota che nella "cintura costiera, che include Colombo, Chilaw ed altre località in cui vive la maggior parte della popolazione cattolica srilankese, il sostegno a Dassyake è stato molto alto. Questo fa capire che c'è stato un consenso anche nella popolazione cattolica. Generalmente vedo i fedeli soddisfatti e speranzosi. La popolazione si aspetta tanto dal nuovo presidente,"
In particolare la Chiesa cattolica non dimentica l'argomento sensibile degli attentati di Pasqua del 2019: "La speranza è che anche su quel fronte, un grave episodio di ormai cinque anni fa, una ferita nella storia nazionale, si possa sinceramente e veramente promuovere la giustizia che ancora manca, con il riconoscimento dei responsabili e l'aiuto alle vittime".
(PA) (Agenzia Fides 23/9/2024)