ASIA/CINA Pietro Wu Yishun consacrato Vescovo di Shaowu (Minbei)

mercoledì, 31 gennaio 2024 chiese locali   vescovi   missione   evangelizzazione  

di Marta Zhao

Nanping (Agenzia Fides) – Un nuovo Vescovo cattolico - il terzo in meno di una settimana - è stato consacrato oggi nella Repubblica popolare cinese. Si chiama Pietro Wu Yishun, ha 59 anni ed è stato ordinato Vescovo della Prefettura Apostolica di Shaowu (Minbei), nella provincia costiera del Fujian. Papa Francesco lo aveva nominato Vescovo il 16 dicembre 2023.

La liturgia di consacrazione del nuovo Vescovo è stata celebrata nella parrocchia di Chengguan del distretto di Jianyang, dedicata alla Natività di Maria, nella città di Nanping (provincia di Fujian). Giuseppe Li Shan, Vescovo di Pechino, ha presieduto la consacrazione, avendo come concelebranti Vincenzo Zhan Silu, Vescovo di Mindong, Giuseppe Cai Bingrui, Vescovo di Xiamen e Francesco Saverio Jin Yangke, Vescovo di Ningbo della provincia di Zhejiang. Hanno preso parte alla liturgia anche una ottantina di sacerdoti provenienti da diverse diocesi della Cina, e oltre 360 fedeli laici.

«Nel quadro dell’Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese» si legge nel bollettino quotidiano diffuso dalla Sala Stampa Vaticana «oggi, mercoledì 31 gennaio 2024, ha avuto luogo l’ordinazione episcopale del Rev. Pietro Wu Yishun, nominato dal Santo Padre Vescovo della Prefettura Apostolica di Shaowu (Minbei), Provincia cinese del Fujian, in data 16 dicembre 2023».


Chi è il nuovo Vescovo

Pietro Wu Yishun è nato il 7 dicembre 1964. È stato ordinato sacerdote il 15 agosto 1992 per la diocesi di Xiamen. Inviato in seguito a Minbei, vi ha svolto il proprio servizio pastorale ricoprendo, tra gli altri, l’incarico di Parroco di Nanping e di responsabile delle Prefetture Apostoliche di Shaowu (storicamente legata alla missione dei Salvatoriani tedeschi) e Jian’ou (legata invece alle missioni storiche dei Domenicani statunitensi).
Nel novembre 2021 Pietro Wu è intervenuto a un seminario organizzato nella provincia del Fujian sulla corretta direzione da imprimere alla cosiddetta “sinicizzazione” del cattolicesimo in Cina. In quell’occasione, il futuro Vescovo aveva detto che la fede cattolica e la cultura locale cinese hanno davvero raggiunto una "armonia" e un'integrazione reciproca, e tale “armonia” rappresenta il fulcro e suggerisce la giusta direzione per la “sinicizzazione” del cattolicesimo. In quell’intervento, prendendo le mosse dal concetto cinese di “armonia” (intesa come relazione benefica tra parti diverse), Wu Yishun aveva sottolineato le assonanze tra la cultura cinese e alcuni contenuti e dati acquisiti nella teologia fondamentale, per evidenziare che «le cose possono esistere una accanto all’altra senza nuocersi, le strade possono camminare una accanto all’altra senza scontrarsi».
Da sacerdote, don Pietro Wu ha organizzato campi estivi per giovani e condiviso iniziative volte a custodire le vocazioni sacerdotali e religiose. Sacerdoti e suore della diocesi, in occasione del Capodanno cinese, sono soliti visitare in gruppo i propri genitori e esprimere così gratitudine verso di loro, per il sostegno ricevuto dalle rispettive famiglie nel seguire la via indicata dalla propria vocazione.


La vita missionaria della comunità

La vita della comunità ecclesiale nella Prefettura Apostolica di Shaowu (Minbei) è intessuta coi gesti ordinari del catechismo, delle liturgie e delle preghiere, delle opere di carità, del susseguirsi dei mesi dedicati anno dopo anno a San Giuseppe, a Maria, al Sacro Cuore, al Rosario. Si restaurano e recuperano le chiese di più antica data, si condividono iniziative pastorali secondo le priorità suggerite dal Successore di Pietro. Così le parrocchie hanno celebrato con iniziative specifiche l’Anno Paolino, proclamato da Papa Benedetto XVI, e il Giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco. Nelle parrocchie si è pregato per la buona riuscita delle Olimpiadi e per la fine della pandemia. Davanti ai terremoti e alle catastrofi naturali, si raccolgono fondi e beni di soccorso per le popolazioni colpite, per poi affidarli alla rete caritativa che fa capo a Jinde Charities.
Durante l’Anno della Misericordia, la comunità ha indicato due antiche chiese, costruite più di 110 anni fa, come santuari con le Porte Sante da attraversare, e vivere anche così la comunione con la Chiesa universale e col Successore di Pietro. (Agenzia Fides 31/1/2024)


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