AMERICA/ECUADOR - Decretato lo Stato d’emergenza per la fuga dal carcere del "criminale n. 1” del Paese

martedì, 9 gennaio 2024 criminalità  

Quito (Agenzia Fides) – Stato d’emergenza in Ecuador per la fuga del “criminale n.1” del Paese. Il provvedimento è stato preso ieri, 8 gennaio, dal Presidente Daniel Noboa dopo che domenica 7 he José Adolfo Macías Salazar, alias "Fito", non è stato trovato nella sua cella nel carcere regionale di Guayaquil.
“Fito”, leader della banda Los Choneros, è stato condannato per rapina, omicidio, traffico di droga e crimine organizzato, per i quali stava scontando una pena di 34 anni dal 2011. Dal carcere dove era rinchiuso continuava a controllare il traffico di droga e gli scontri con altri gruppi con collegamenti con i cartelli in Messico e Colombia. I media locali riferiscono che il boss criminale aveva il controllo totale del carcere regionale da dove è scappato.
L’operazione di ricerca del fuggitivo coinvolge oltre tremila agenti tra poliziotti e militari nel solo carcere regionale di Guayaquil, dove potrebbe ancora essere nascosto. Si sospetta che la sua fuga sia avvenuta ore prima dell'operazione di trasferimento nel carcere di massima sicurezza di La Roca. Ma secondo l’ex ministro degli Interni José Serrano “Fito” è evaso il 25 dicembre 2023, quando è uscito di prigione per un consulto medico e non è più tornato.
La sua fuga coincide con l'inizio questa settimana della costruzione di due carceri di massima sicurezza nelle province di Pastaza e Santa Elena. Durante la sua campagna elettorale il neo eletto Presidente Daniel Noboa ha proposto di costruire almeno sei nuove strutture di massima sicurezza, oltre a noleggiare tre navi che fungessero da prigioni offshore per separare i detenuti più pericolosi durante la loro costruzione.
Questa non sarebbe la prima volta che Fito, che ha conseguito una laurea in giurisprudenza mentre era dietro le sbarre, scappa di prigione. Nel 2013, insieme ad altri detenuti, riuscì a eludere i controlli del carcere di massima sicurezza di La Roca. Dopo tre mesi è stato catturato di nuovo.
La nuova evasione del più importante boss criminale ecuadoregno coincide con un’ondata di rapimenti di poliziotti (almeno 4 agenti sequestrati in due località diverse) e alcuni attentati con ordigni esplosivi.
L’Ecuador è diventato terreno di scontro di bande criminali che si contengono il controllo del narcotraffico tra la vicina Colombia e Stati Uniti ed Europa. Durante la campagna presidenziale il 9 agosto i narcos avevano assassinato il candidato Fernando Villavicencio (vedi Fides 10/8/2023). (L.M.) (Agenzia Fides 9/1/2024)


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