EUROPA/ITALIA - Padre Dario Dozio: Occorre andare lontano per essere missionari?

mercoledì, 6 settembre 2023

SMA

Feriole (Agenzia Fides) – “Ho trascorso trent’anni in Costa d’Avorio come missionario. I primi quindici nella diocesi di Bondoukou, in una zona rurale, con pochissimi cristiani. Non avevo neppure la chiesa: celebravo messa in una stanza o sotto un albero di mango. Rientrato in Italia trovo una Chiesa in stato di missione”. A parlare è padre Dario Dozio, della Società per le Missioni Africane che ora si trova a Feriole, in una casa di animazione missionaria alla periferia di Padova. L’Agenzia Fides lo ha sentito in occasione di un recente viaggio che lo stesso ha fatto in Costa d’Avorio con un gruppo di ragazzi che quest'anno ha fatto un cammino con il Centro Missionario Diocesano e ora si preparano a partire per qualche settimana in Kenya, Tanzania, Angola.... “Siamo stati nella parte est del paese, dove ho passato i miei primi 15 anni d'Africa: Abidjan, Bondoukou e Tabagne.”
Si parla di ‘Chiesa in uscita’ ma occorre andare lontano per essere missionari? Riflette p. Dario. “Viviamo un cambiamento d’epoca con molti aspetti preoccupanti: una grave crisi di fede, parrocchie senza giovani, famiglie in grave sbando, seminari vuoti… Incontriamo gente sempre più povera, l’arrivo di migranti spaventa, molti sono depressi, hanno paura… Eppure, anche questa situazione presenta un’opportunità straordinaria, simile a quella che ho vissuto in Africa: la bellezza del primo annuncio. Se oggi molti ignorano il Vangelo o sono indifferenti, abbiamo il privilegio di poterlo raccontare in tutta la sua freschezza e novità.”
“Sta a noi accendere nel cuore la meraviglia dell’incontro con il Signore – prosegue il missionario. Possiamo pensare a un’occasione migliore? Invece di lamentarci o di rimpiangere il passato, chiediamoci: come fare oggi per raggiungerla? Liberiamoci dalle paure, dai pregiudizi, dal ‘si è sempre fatto così’. La Chiesa è un corpo vivo, lo Spirito agisce ancora!”
“È davvero impossibile provare, tentare, inventare qualche cosa di nuovo? Annunciare il Vangelo in un linguaggio comprensibile a tutti, una liturgia che tocchi il cuore della gente, una fede attenta ai problemi del nostro mondo? Un laicato che prenda finalmente le sue responsabilità? Una fraternità tra sacerdoti che manifesti la bellezza della fede? Insomma: abbiamo la fortuna di vivere un’epoca straordinaria: la missione a km 0” conclude padre Dozio.
(AP/DD) (Agenzia Fides 6/9/2023)


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