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Fès (Agenzia Fides) – “Marhaba bikum! Benvenuti! Così si è accolti in Marocco e in particolare a Fès dove viviamo.” A parlare è suor Giulia, una delle quattro Piccole Sorelle di Gesù impegnate nella comunità di Fès. Insieme a padre Matteo Revelli, sacerdote della Società per le Missioni Africane (SMA) e gli studenti e migranti sub-sahariani, le missionarie, che vivono nella Medina, si dedicano al lavoro in un ospedale pubblico, grazie a un accordo tra lo Stato marocchino e la Chiesa Cattolica, in un laboratorio di ceramica e nelle pulizie; nel quartiere popolare, e in parrocchia.
“Come dappertutto dove siamo, - prosegue suor Giulia - anche a Fès la nostra vita è fatta di relazioni. Prima di tutto relazioni tra noi nella vita comunitaria, che è un vero laboratorio in questo senso, dove si può crescere nell’attenzione, l’accoglienza, l’ascolto e la cura dell’altro attraverso la sfida delle differenze.”
“L’ospitalità ricevuta dalla gente ci permette di vivere il nostro apostolato che è, essenzialmente, quello dell’amicizia. Scegliamo di vivere come le persone più ai margini della società: nella scelta del luogo e del tipo di abitazione, del lavoro, del modo di cucinare e di mangiare e, qui, nel parlare la lingua araba, con cui anche preghiamo e che impariamo soprattutto con loro. Così cerchiamo di testimoniare e riceviamo l’amore di Dio, contemplandolo presente nelle pieghe del nostro quotidiano”, conclude la missionaria.
Questa testimonianza è giunta all’Agenzia Fides oggi 7 giugno 2023 nel giorno dei funerali di padre Marco Prada, curatore ad oggi di SMANotizie 2023 a cui lo stesso padre Marco ha partecipato nella sua stesura. Grati per il prezioso contributo che il missionario ci ha dato in tutti questi anni lo ricordiamo nella preghiera con immensa stima e profondo affetto.
(AP) (Agenzia Fides (7/6/2023)
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