ASIA/MYANMAR - Pasqua tra paura, violenza e speranza a Mandalay, dove muoiono civili innocenti

mercoledì, 12 aprile 2023 violenza   pasqua   crimini di guerra   guerre   guerra civile  

Mandalay (Agenzia Fides) - "Cristo è risorto e noi ci adoperiamo per rimuovere le pietre sepolcrali che minacciano di seppellire le nostre speranze. Ci impegniamo per la giustizia, la pace e la guarigione della nostra terra ferita dalla guerra. Confidiamo in Dio perchè, con il suo aiuto, possa tornare in Myanmar una nuova era di pace e prosperità", dice all'Agenzia Fides p. Dominic Jyo Du, parroco della Cattedrale del Sacro Cuore nell’Arcidiocesi di Mandalay.
Il sacerdote racconta a Fides la Pasqua trascorsa e parla della situazione nel territorio diocesano: "A Mandalay abbiamo celebrato la Pasqua con le chiese sempre piene di fedeli. C'era una atmosfera di grande paura e tensione, ma la situazione era tranquilla. In altre aree del territorio diocesano, invece, si soffre e si continua a morire. Abbiamo pregato intensamente pe le persone in stato di disagio, tribolazione, sfollamento. Siamo vicini agli indigenti e agli sfollati e, come comunità locale, continuiamo a organizzare opere di carità, grazie al coordinamento della diocesi. Abbiamo vissuto la Pasqua tra paura e speranza", nota.
Nel territorio di Mandalay, la regione di Sagaing è interessata da combattimenti e violenza. Ieri, 11 aprile 80 civili, inclusi bambini, sono stati uccisi in seguito di un raid aereo condotto nel corso della mattinata dall'esercito del Myanmar nella municipalità di Kantbalu. Secondo fonti locali, l’esercito ha voluto colpire gente che si era radunata con alcuni rappresentanti del "Governo di unità nazionale (NUG, il governo democratico in esilio) che la giunta militare al potere ha designato come "organizzazione terroristica". Un aereo da combattimento e un elicottero militare hanno preso di mira il raduno di circa 150 persone, uccidendo donne, bambini e anziani che erano riuniti anche per festeggiare l'inizio del "Thingyan", il tradizionale capodanno birmano. Un secondo attacco, con l’uccisione di altri civili, è avvenuto nella sera dello stesso giorno. Il NUG ha condannato “l'atto atroce da parte dell'esercito, un altro esempio dell’uso indiscriminato della violenza contro civili innocenti, che costituisce un crimine di guerra".
P. Dominic Jyo Du conclude: "Il Signore è il Principe della pace. Egli ascolta grido del suo popolo e la sua sofferenza. La Pasqua ci ricorda la misericordia di Dio per l'umanità sofferente. Nella Pasqua celebriamo la vittoria della vita sulla morte, della speranza sulla disperazione, della luce sulle tenebre. Tutte le pietre che opprimono i nostri cuori - pietre di odio, di vendetta, rancore e disperazione, i macigni delle nostre ansie, delle tribolazioni e delle paure - le rimettiamo alla forza dell'amore del Signore risorto. Egli è il solo che le può sollevare e vincere. Oggi la nostra speranza è solo Cristo risorto che è sempre con noi, ci conforta e ci dona nuova vita".
(PA) (Agenzia Fides 12/4/2023)


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