Bogotà (Agenzia Fides) – Il sistema educativo del Paraguay si trova ad affrontare situazioni problematiche come la mancanza di gratuità, l'accesso limitato alla tecnologia e la disuguaglianza sociale, tra gli altri. In questo contesto, l'impegno della Chiesa cattolica è quello di promuovere una trasformazione che valorizzi la persona, le famiglie e faciliti l'accesso a un'istruzione di qualità. Così
suor Myrian Celeste Benítez illustra la situazione del suo Paese all'incontro delle Commissioni episcopali dell’educazione per il Patto Educativo Globale, che si sta svolgendo dal 6 all’8 marzo a Bogotà, nella sede del Consiglio Episcopale Latinoamericano (Celam). Suor Benítez González vi prende parte in rappresentanza di Mons. Gabriel Escobar, Vescovo del Vicariato del Chaco e responsabile della Pastorale Educativa della Conferenza Episcopale del Paraguay.
I 20 rappresentanti di 13 paesi Latinamericani (Argentina, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Perù, Porto Rico, Repubblica Dominicana e Venezuela) si stanno confrontando sul tema: “Tessere reti per l'educazione. Il patto educativo in America Latina e nei Caraibi”. Tra gli obiettivi specifici c’è la condivisione del cammino percorso finora dalle Commissioni di ogni paese in relazione agli impegni del Patto Educativo Globale, per un arricchimento reciproco; presentare le azioni promosse dalla rete formata dalle diverse “reti educative ecclesiali” del continente, per un rafforzamento di questo impegno; concordare azioni comuni per realizzare il Patto nella regione, al fine di influenzare e trasformare la realtà educativa dell’intero continente.
Suor Benítez González ha citato il pensiero di Monsignor Gabriel Escobar: "Le scuole cattoliche hanno chiara la loro missione evangelizzatrice, perché queste istituzioni storiche costituiscono spazi per la formazione integrale delle persone. Tuttavia devono affrontare grandi sfide come la globalizzazione economica e i cambiamenti vertiginosi nella società di oggi". Inoltre la pandemia ha aumentato la povertà e, quindi, le disuguaglianze, molto evidenti, tra i bambini e i giovani delle comunità urbane e di quelle rurali. A questo si aggiunge il divario nell'uso e nell'accesso alla tecnologia.
Pertanto, l'attuale situazione dell'educazione cattolica paraguaiana richiede l'implementazione di reti educative istituzionali che consentano di condividere le azioni e i progressi intorno al Patto Educativo Globale. Un'altra delle priorità pastorali evidenziate viene individuata nella necessità di incentivare il senso di appartenenza attiva e impegnata dei protagonisti educativi, secondo l'identità della Scuola Cattolica. Molte volte infatti le Comunità educative private sovvenzionate, nella pratica rispondono per lo più allo Stato, che è quello che finanzia lo stipendio degli insegnanti. Allo stesso modo, viene evidenziata la necessità di un'attuazione trasversale degli assi del Patto Globale, tenendo conto di periodi valutabili.
Secondo l’Annuario Statistico della Chiesa Cattolica (2020), in Paraguay la Chieca cattolica gestisce
213 scuole materne per 15.357 alunni; 264 scuole primarie per 74.539 alunni; 198 scuole medie, inferiori e superiori, per 27.901 alunni.
Il 5 ottobre 2021, in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti e degli educatori,
si è svolto in Vaticano l’evento “Religioni ed educazione: verso il Patto educativo globale”.
I rappresentanti delle principali religioni mondiali hanno dialogato insieme a Papa Francesco
sulle grandi sfide educative contemporanee affrontate in tutto il mondo. Al termine, tramite l’UNESCO, hanno chiesto alle istituzioni del pianeta di mettere l’educazione al centro dell’agenda internazionale.
(SL) (Agenzia Fides 8/3/2023)