AFRICA/CONGO RD - Nuove manifestazioni a Goma, mentre la forza regionale EAC mette a punto un calendario del ritiro dell’M23

martedì, 14 febbraio 2023 gruppi armati  

Kinshasa (Agenzia Fides) –Nuove manifestazioni ieri, 13 febbraio, a Goma per denunciare l’inazione della forza dei Paesi membri della comunità dell’Africa Orientale (EAC) nel fermare l’avanzata dei ribelli dell’M23.
A scendere per le strade del capoluogo del Nord Kivu (est della Repubblica Democratica del Congo) sono stati gli studenti universitari che hanno sfilato pacificamente per consegnare una petizione al portavoce del governatore militare della provincia.
A differenza dello scorso lunedì le dimostrazioni non sono sfociate in saccheggi e in atti violenti (vedi Fides 6/2/2023). La Forza regionale multinazionale dell’Africa orientale (East African Community Regional Force EACRF) ha il compito di sorvegliare il ritiro del principale movimento di guerriglia attivo nel Nord Kivu, l’M23, come previsto dagli accordi raggiunti lo scorso novembre. Ma come la MONUSCO (Missione ONU nella RDC), la forza degli Stati dell’Africa Orientale, a guida keniana, è stata presto accusata dalla popolazione locale di inerzia se non di complicità con i guerriglieri.
L’M23 dalla fine del 2021 ha conquistato diverse località del Nord Kivu avvinandosi a Goma, provocando la fuga di centinaia di migliaia di abitanti e suscitando forti tensioni tra i residenti nel capoluogo soprattutto ora che i combattimenti si sono avvicinati alla città di Sake (vedi Fides 10/2/2023). Nel 2013 l’M23 era stato costretto a deporre le armi di fronte all’offensiva condotta dai Caschi Blu fortemente appoggiati da un’apposita task force di rinforzo a guida sudafricana che aveva inflitto gravi perdite al movimento di guerriglia.
Ora la situazione è diversa. La forza inviata dall’EAC ha un compito diverso: non deve imporre con la forza il ritiro dell’M23 ma solo verificarne il ritiro. Inoltre la forza regionale a guida keniana è attualmente composta da appena 900 uomini (a fronte dei tremila ben armati della task force di 10 anni fa) mentre i miliziani dell’M23 sono ben equipaggiati e, secondo l’ONU, sono appoggiati dal Ruanda.
Le rimostranze degli abitanti di Goma dopo aver scontato le delusioni nei confronti dei propri militari e dei Caschi Blu della MONUSCO, si sono ora dirette contro i soldati dell’EAC.
Quest’ultima ha ora annunciato un ritiro in tre fasi dell'M23 dalla RDC. Dal 28 febbraio al 10 marzo i ribelli dovranno lasciare Kibumba e Rumangabo così come le località di cui hanno recentemente preso il controllo sull'asse Sake-Butembo; dal 13 al 20 marzo, le aree centrali del Nord Kivu e le aree intorno al Parco dei Virunga. Infine, dal 23 al 30 marzo, la M23 dovrà lasciare Rutshuru, Kiwanja e Bunagana. (L.M.) (Agenzia Fides 14/2/2023)


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