ASIA/CINA - Quando “l’Unione degli studenti cinesi” dell’Università Urbaniana rese omaggio a Celso Costantini, primo Delegato Apostolico in Cina

giovedì, 29 dicembre 2022 evangelizzazione   missione   inculturazione   chiese locali   storia  

di Marta Zhao
Pechino (Agenzia Fides) - “Questa pubblicazione vuole non solo ricordare i 10 anni dall’arrivo dell’Arcivescovo Celso Costantini come primo Delegato apostolico a Pechino, ma soprattutto fare memoria dell’amore del Papa per la Chiesa in Cina”. Così scriveva don Vincenzo Zhao Wennan nella prefazione al singolare volume intitolato “Atti commemorativi del 10° anniversario dell’arrivo dell’Arcivescovo Celso Costantini in Cina (1922-1932)”, redatto nel 1932 dall’allora attivissima “Unione degli studenti cinesi della Pontificia Università Urbaniana”.
Il futuro cardinal Celso Costantini (1876-1958), apripista del dialogo della Santa Sede con Pechino (vedi Fides 8/11/2022), fu il primo Delegato apostolico in Cina dal 1922 al 1933. In quegli anni, Costantini riuscì a far celebrare il primo Concilio nazionale della Chiesa cattolica in Cina (Shanghai 1924) e a avviare il processo di “decolonizzazione” ecclesiale, combattendo le pervicaci rimanenze del Protettorato e tutte le forme che continuavano a imporre fattezze europee alla presenza cattolica in Estremo Oriente, finendo per presentarla come un correlato religioso dell’espansione occidentale in quelle terre. Grazie anche all’impegno di Costantini, il 28 ottobre 1926 vennero consacrati da Papa Pio XI nella Basilica di San Pietro in Vaticano, i primi 6 Vescovi cinesi ordinati in epoca moderna. Nel 1927, Costantini promosse anche la fondazione della Congregatio Discipulorum Domini (CDD), Primo Istituto religioso clericale cinese. Con il suo sostegno nacque anche la Prima Università cattolica cinese, Fu Ren, oggi a Taiwan.
Costantini giunse a Pechino il 29 dicembre 1922 per iniziare la sua missione di Delegato apostolico in Cina. A 100 anni esatti da quella data, grazie alle ricerche dell’Agenzia Fides, riemerge dagli archivi un documento prezioso, che attesta in maniera singolare come la perspicacia missionaria di Costantini trovasse riscontro nella vivacità e creatività con cui i cattolici cinesi – religiosi, laici e clero, compresi sacerdoti e seminaristi che si stavano formando a Roma, nell’Università di Propaganda Fide – vivevano il loro vincolo di comunione con la Chiesa di Roma e la passione di annunciare il Vangelo nel loro immenso Paese.
La pubblicazione consultata dall’Agenzia Fides porta la data dell’8 novembre 1932. Costantini, a Pechino da 10 anni, aveva preferito evitare che il decennale della sua missione in Cina fosse segnato da feste e momenti celebrativi, limitandosi a accogliere nella sede della delegazione apostolica una rappresentanza di cattolici cinesi. Invece, a Roma, sacerdoti e seminaristi cinesi che allora si trovavano nella Città eterna per seguire i corsi presso l’Urbaniana avevano colto l’occasione per raccogliere in un volume una serie di interventi che prendendo spunto dal decennale della missione di Costantini offrivano anche testimonianze e spunti di riflessione preziosi sui nuovi orizzonti che si aprivano alla missione apostolica della Chiesa di Cina in quel frangente storico. Nella prefazione del volume, don Zhao riecheggiava il discorso pronunciato dall’Arcivescovo Costantini, al suo arrivo a Pechino: “La mia presenza qui è una dimostrazione dell’amore del Papa, sua paterna sollecitudine verso il popolo cinese e il suo zelo nella guida pastorale dei cattolici cinesi”. Alcuni anni dopo, nel 1935, lo stesso Costantini sarebbe stato nominato Segretario della Congregazione di Propaganda Fide.
Durante l’estate del 1932, l’iniziativa di predisporre una pubblicazione in occasione dei dieci anni della missione di Costantini a Pechino si era avvalsa del coordinamento di don Paolo Yu Bin, a quel tempo impegnato anche a impartire lezioni agli altri studenti cinesi dell’Urbaniana. Yu Bin, futuro Arcivescovo di Nanchino, fu poi creato Cardinale da Paolo VI nel 1969, e fu anche rettore dell’Università cattolica Fu Ren quando quell’Ateneo si trasferì a Taiwan.

Il volume in omaggio di Costantini fu concepito e realizzato dall’Unione degli studenti cinesi dell’Urbaniana come un vero e proprio “atto accademico”. Nella nota dei curatori vengono evidenziate le finalità della pubblicazione, che intendeva raccontare l’impegno di Costantini e il sostegno da lui offerto ai cattolici cinesi nella ricerca delle strade che la Chiesa in Cina era chiamata a percorrere per adempiere in maniera feconda la missione di annunciare il Vangelo nei “tempi nuovi” vissuti dal popolo cinese.

Colpisce che tra gli autori della pubblicazione figurino anche seminaristi e sacerdoti destinati a avere un ruolo di primo piano nelle successive, travagliate vicende della cattolicità cinese. Oltre al futuro Cardinale Yu Bin e a don Vincenzo Zhao, tra i co-autori del testo figura anche don Pietro Giuseppe Fan Xueyan, futuro Vescovo di Baoding, grande testimone nella fede nei successivi tempi di tribolazione, che firmò un contributo sulle “osservazioni dell’Arcivescovo Costantini in merito all’attuale situazione in Cina”, e Stanislaus Luo Guang, futuro Arcivescovo di Taipei e rettore dell’Universita’ cattolica Fu Ren.
Il volume comprendeva anche una biografia di Costantini, la cronaca dei viaggi da lui compiuti in Cina, una antologia di ampie citazioni tratte dai suoi interventi, insieme a brevi saggi focalizzati sul suo contributo al Concilio di Shanghai, al processo volto a favorire la formazione del clero autoctono e alla nomina dei primi Vescovi cinesi. Altri interventi, curati da don Paolo Yu Bin, si soffermavano sul ruolo avuto da Costantini nella nascita della Congregazione dei Discepoli del Signore e sul sostegno da lui offerto al “movimento culturale cattolico cinese” e alle attività dei laici della Azione Cattolica cinese. Ulteriori contributi si soffermavano anche sull’interesse di Costantini per le arti cinesi e per il “movimento anti-droga”. In un appendice si commemoravano anche le figure da poco scomparse del Cardinale Willem Marinus van Rossum C.SS.R, Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide, e del Vescovo cinese Evarist Zhang Zhiliang, (Agenzia Fides 29/12/2022).


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