VATICANO - Il Card. Sepe presiede l’ordinazione episcopale del nuovo Vicario apostolico del Kuwait: “Il dovere di annunciare il Vangelo appartiene a titolo speciale al Vescovo, che lo assume, come impegno primario, nel giorno della sacra Ordinazione”.

venerdì, 2 settembre 2005

Kuwait City (Agenzia Fides) - “Mi rivolgo, innanzitutto, a te, caro P. Camillo, e ti ringrazio per aver accolto nella fede - in Verbo Tuo - come dice il motto del tuo stemma episcopale, questa decisione del Santo Padre, e per aver chiesto che la tua consacrazione avvenisse qui, nella cattedrale di Kuwait City, davanti al tuo nuovo popolo di elezione. Come agli apostoli, sulle rive del lago di Galilea, Gesù ti ripete l'invito: "Vieni e seguimi". Nella tua giovinezza, hai ricevuto il dono del sacerdozio, impegnandoti anche a servire la missione ad Gentes nello spirito del fondatore del tuo Istituto religioso, San Daniele Comboni. Oggi, nella tua maturità umana e spirituale, ti viene partecipata la pienezza del sacramento dell'Ordine”.
Con queste parole il Card. Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, si è rivolto oggi al nuovo Vicario apostolico del Kuwait, il comboniano p. Camillo Ballin, durante la solenne Concelebrazione Eucaristica per la sua ordinazione episcopale nella Cattedrale di Kuwait City. Dopo aver salutato tutti i presenti in lingua araba, il Card. Sepe durante l’omelia ha citato in particolare “Sua Ecc. Mons. Francis Mícallef, che per 24 anni ha guidato la Chiesa di Kuwait con fede, impegno e tanta carità… facendo fiorire questa comunità che conta oggi 160.000 cattolici ed è ben organizzata”, e Sua Ecc. Mons. Giuseppe De Andrea, Rappresentante del Santo Padre in questa nazione, al termine del suo incarico, cui “la Santa Sede, il Dicastero missionario, e questa Chiesa devono gratitudine”. Salutando le Autorità civili il Cardinale si è detto compiaciuto “per la libertà religiosa assicurata da questo Paese, e per le opportunità di lavoro garantite a tutti” e, dopo aver saluto i religiosi e le religiose e i familiari di p. Ballin, il Prefetto del Dicastero Missionario ha detto: “Porto al Vescovo eletto e a tutti voi il paterno saluto del Santo Padre, presente in mezzo a noi con la sua preghiera e la sua benedizione”.
Il Card. Sepe si è quindi soffermato a descrivere i compiti propri del Vescovo e gli impegni che assume: “il Vescovo è chiamato a far fiorire nella Chiesa frutti maturi di comunione… In un mondo pervaso di individualismo, la Chiesa deve splendere come faro di comunione, di fraternità e di pace… Occorrerà, perciò, promuovere anche in questa Comunità di Kuwait City, ricca di tante nazionalità, lingue, culture e riti, la spiritualità della comunione, la quale va costruita giorno dopo giorno, nell'amore e nella verità, coscienti che la verità senza amore genera conflitti e divisioni, e l'amore senza verità produce falsità”.
“Sii consapevole - ha proseguito il Prefetto del Dicastero Missionario - che il dovere di annunciare il Vangelo appartiene a titolo speciale al Vescovo, che lo assume, come impegno primario, nel giorno della sacra Ordinazione, com'è oggi per te. Dovrai insegnare, santificare i fedeli, e guidarli alla casa del Padre.” Infine l’impegno della preghiera, “bene primario di ogni credente” che “diventa essenziale per il Vescovo e per quanti hanno avuto il dono della vocazione ad una vita di speciale consacrazione”.
Al termine dell’omelia il Card. Sepe ha esortato il nuovo Vescovo ad iniziare il ministero tra i suoi fedeli con queste parole: “Guidali alle sorgenti della Grazia, dissetali con la freschezza della Parola di salvezza, nutrili con il pane dell'Eucaristia, mantieni viνa in essi la nostalgia del Padre dei Cieli. Ti accompagni la materna protezione di Maria Santissima, la Madre del Redentore, e la Stella della nuova evangelizzazione.” (S.L.) (Agenzia Fides 2/9/2005, righe 41, parole 578)


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