AFRICA/BURKINA FASO - “Chi ha compiuto il massacro vuole affermare il controllo su un’area di collegamento strategica” dicono fonti di Fides

lunedì, 7 giugno 2021

Ouagadougou (Agenzia Fides) – “Il Paese è sotto choc. È dal 2015 che non accadeva un massacro del genere” dicono all’Agenzia Fides fonti della Nunziatura Apostolica da Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, dove nella notta tra il 4 e il 5 giugno almeno 160 persone sono state massacrate nel villaggio di Solhan, nel nord-est del Paese.
“Al momento le notizie sono ancora frammentarie” dicono le fonti di Fides. “Non sappiamo il numero esatto delle vittime, si parla di 160 morti ma potrebbero essere di più, né quale sia il gruppo che ha commesso il massacro”.
“In attesa di informazioni più accurate possiamo fare alcune considerazioni" continuano le fonti di Fides. "Da una prima valutazione le autorità del Paese sembrano ritenere che chi ha perpetrato il massacro abbia voluto affermare la sua capacità di controllare il territorio. L’esercito infatti ha organizzato dei gruppi di autodifesa dei villaggi dell’area. Con queste massacri i terroristi sembra che abbiano voluto rispondere a queste iniziative di difesa. In ogni caso questa area è strategica perché collega il Mali e il Niger, attraverso il Burkina Faso”.
Solhan è un piccolo comune situato a una quindicina di chilometri da Sebba, capoluogo della provincia di Yagha che ha registrato negli ultimi anni numerosi attacchi attribuiti a jihadisti legati ad Al-Qaeda e allo Stato Islamico. Al massacro di Solhan se ne è aggiunto subito un altro, commesso nella serata del 4 giugno in un villaggio della stessa regione, Tadaryat, con un bilancio di almeno 14 morti. Il 17 e il 18 maggio, 15 civili e un soldato sono stati uccisi in due assalti a un villaggio e a una pattuglia nel nord-est del Paese.
Lo Stato ha decretato un lutto nazionale di 72 ore da domenica 7 giugno mentre la Conferenza Episcopale ha invitato le parrocchie a tenere un momento di preghiera per le vittime al termine delle celebrazioni per il Corpus Domini.
Anche Papa Francesco ha ricordato i massacri di civili in Burkina Faso. Dopo l’Angelus di domenica 6 giugno, il Santo Padre ha detto: “Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime della strage compiuta la notte tra venerdì e sabato in una cittadina del Burkina Faso. Sono vicino ai familiari e all’intero popolo Burkinabé, che sta soffrendo molto a causa di questi ripetuti attacchi. L’Africa ha bisogno di pace e non di violenza!”. (L.M.) (Agenzia Fides 7/6/2021)


Condividi: