AMERICA/ECUADOR - “Andiamo avanti senza certezze”: un missionario dalla provincia del Guayas

sabato, 8 agosto 2020

Duràn (Agenzia Fides) – “Dal 28 maggio la nostra città è con il semaforo giallo, ovvero le attività commerciali hanno riaperto ma con la capacità ridotta al 30% per non creare assembramenti. Le chiese anche sono aperte al 30%”, scrive all’Agenzia Fides don Saverio Turato, sacerdote fidei donum a Duràn, provincia del Guayas. “Andiamo per tentativi nella ripresa delle celebrazioni liturgiche dal momento che molta gente ha paura di riunirsi. Inoltre i bambini minori di 12 anni e gli adulti maggiori di 60 non possono entrare in chiesa. Quindi siamo davvero in pochi.”
Sull’evoluzione della pandemia don Saverio scrive: “i contagi continuano anche se si è abbassata la mortalità. La gente purtroppo non obbedisce alle disposizioni e sembra essere tornati alla vita di prima: feste, calcio e pallavolo in strada e tutti rigorosamente senza mascherina... e solo pochi giorni fa i sindaci sono intervenuti duramente vietando qualsiasi tipo di festa e riunione, tanto pubblica che privata.”
“Purtroppo c'è stata un'impennata dei contagi a Quito e nelle città delle Ande –spiega il sacerdote. Le scorse settimane sono state davvero molto critiche per loro. Addirittura alcuni pazienti venivano trasferiti agli ospedali di Guayaquil.”
“Altro fenomeno scandaloso che riempie le pagine dei giornali è la corruzione che imperversa nel Paese. Numerosi politici e l’ex presidente della Repubblica, Abdalá Bucaram, sono accusati di aver rivenduto farmaci e materiale ospedaliero rincarando i prezzi agli ospedali pubblici. Speriamo si faccia un po' di pulizia ed il popolo sviluppi una coscienza critica” conclude.
Le statistiche ufficiali confermano 90.537 contagiati, 13.342 casi attivi, 5.877 morti e 71.318 guariti.
(ST/AP) (Agenzia Fides 8/8/2020)


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