ASIA/THAILANDIA - Tra crisi economica e preghiera online: l'emergenza Covid-19 scuote la nazione

giovedì, 7 maggio 2020 coronavirus   economia   sanità   preghiera   mass-media   internet  

Un tuk tuk a Bangkik

Bangkok (Agenzia Fides) - "La diffusione del coronavirus offre ai cristiani thailandesi l'opportunità di riflettere e rafforzare il rapporto con Dio, provocando la preghiera personale e il pregare insieme ai membri della propria famiglia. In questo tempo di crisi si è sviluppata una stretta e profonda comunione in particolare tra i cristiani, espressa vividamente attraverso il costante interesse a guardare le notizie dal Vaticano e ascoltare gli insegnamenti e le omelie di Papa Francesco": lo dice all'Agenzia Fides Padre Peter Watchasin, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Thailandia, raccontando la situazione nella nazione. "Un aspetto molto preoccupante è la crisi economica", rileva il Direttore nazionale.
"A causa della diffusa pandemia di Coronavirus e dei suoi effetti fatali sulla vita quotidiana - racconta il Direttore nazionale POM - vi è stato un impatto anche sulla vita liturgica della Chiesa cattolica: la Conferenza episcopale della Thailandia, in risposta alle richieste del governo nazionale , ha informato e istruito tutte le diocesi del Paese a seguire rigorosamente e aderire a tutte le restrizioni, i regolamenti e le politiche stipulate dal governo".
Nelle comunità tutti hanno adottato misure preventive e protettive, come la limitazione dei viaggi personali, la quarantena forzata per coloro che sono predisposti alle infezioni, la distanza sociale, l'annullamento di raduni pubblici, e dunque la sospensione delle messe.
"Per favorire e mantenere partecipazioni attive alla vita liturgica della Chiesa, abbiamo incoraggiato i fedeli a utilizzare i moderni social media, come Facebook e Youtube , per partecipare alle messe domenicali e a tutte le celebrazioni liturgiche", racconta.
Come rileva padre Joseph Sirisark, capo della Commissione cattolica per le comunicazioni pubbliche della diocesi di Ratchaburi, "numerosi fedeli si collegano regolarmente alle dirette della preghiera online. Oltre alle messe domenicali, vi è la recita del Rosario e della Via crucis, l'adorazione del Santissimo Sacramento, con grande partecipazione di pubblico"
Anche la catechesi e la carità non si fermano: "I gruppi pastorali continuano a svolgere gli incontri attraverso videoconferenze, le lezioni di catechismo si fanno in casa tramite i social media. Inoltre, varie organizzazioni e comitati cattolici sono impegnati a fornire assistenza alle persone indigenti, colpite nell'economia familiare".
Secondo gli esperti, l'economia thailandese sarà la più colpita dagli effetti del Covid-19 nella regione dell'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico).
Tutti in Thailandia sono colpiti da una crisi delle attività economiche: dalle grandi case d'affari ai piccoli commercianti meschini e ai lavoratori a giornata. "Ma l'effetto più tragico si ha sulle migliaia di conducenti di 'tuk tuk' e venditori ambulanti a Bangkok, Chiang Mai e Pattaya che sono senza lavoro a seguito della chiusura del settore turistico del paese che è trainante nel paese. L'epidemia di Covid-19 non farà che aggravare la disuguaglianza nella società thailandese", rileva a Fides p.Peter.
Anche prima dell'epidemia di coronavirus, la Thailandia era una delle società con il maggiore tasso di disuguaglianze nel Sudest asiatico, con l'1% della popolazione che detiene e controlla quasi il 67% della ricchezza del paese. "L'epidemia di Covid-19 non farà che approfondire le disparità di reddito e ricchezza esistenti. Milioni di thailandesi, impegnati nell'economia informale, sono costretti alla disoccupazione: non hanno un contratto formale o un lavoro dipendente, è quello che si chiama lavoro vulnerabile. Oggi questo è il rischio più grande per la nostra società", conclude p. Watchasin. (PA) (Agenzia Fides 7/5/2020)


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