AFRICA/TOGO - I Vescovi togolesi: urgono riforme costituzionali e istituzionali

giovedì, 22 novembre 2018

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Lomè (Agenzia Fides) - I Vescovi del Togo chiedono riforme costituzionali e istituzionali in vista delle elezioni parlamentari previste per il 20 dicembre, in conformità con la road map della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS). E’ quanto emerge dopo l'Assemblea ordinaria della Conferenza episcopale del Togo (CET), che ha visto i Presuli riuniti a Lomé e Aného dal 12 al 16 novembre per affrontare la situazione socio-politica del paese.
Nel comunicato a conclusione della terza sessione ordinaria del 2018, il CET esprime le sue preoccupazioni sul processo elettorale attualmente condotto dalla Commission Électorale Nationale Indépendante (CENI): “È ovvio che lo svolgimento delle elezioni senza le necessarie riforme non risolverà la questione togolese, non farà che esasperare le tensioni e le violenze” si legge nella dichiarazione dei Vescovi del Togo inviata all’Agenzia Fides. Secondo i Vescovi, il Togo ha bisogno di “un cambiamento radicale nel modo di governare e fare politica, perché per chiunque sarà a capo della nostra nazione, se il sistema non cambia, i problemi rimarranno sempre gli stessi”.
La Chiesa togolese rileva che “la preparazione unilaterale delle elezioni, violando alcune disposizioni contenute nelle tabella di marcia dell'ECOWAS, potrebbe portare nuovamente il paese nel caos”.
La principale coalizione dell'opposizione, all'origine delle manifestazioni che scuotono il paese da più di un anno, denuncia le irregolarità nell'organizzazione del voto. L’alleanza, composta da 14 partiti, ha deciso di boicottare la sua partecipazione alla CENI, in cui dovrebbe avere dei rappresentanti.
“Per decenni, la lotta per la libertà, la democrazia, l'alternanza politica e i processi di riconciliazione nel nostro paese non hanno avuto successo a causa della malafede degli attori politici, più preoccupati dei loro interessi personali che del bene comune”, denunciano i Vescovi.
Il 9 novembre il governo ha adottato un progetto di riforma costituzionale che include elezioni presidenziali e prevede la possibilità di ricoprire due mandati presidenziali. Nel settembre 2017 l'opposizione parlamentare ha respinto il testo che consentirebbe al presidente Faure Gnassingbé di ripresentarsi nel 2020 e nel 2025. Quest'ultimo è al potere dal 2005, dopo la morte di suo padre, che aveva governato il paese per 38 anni (vedi Fides 18/9/2017). Un nuovo disegno di legge del governo dovrebbe essere studiato dalla Commissione legislativa prima di essere presentato nei prossimi giorni ai deputati.
(SG/AP) (22/11/2018 Agenzia Fides)


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