AFRICA/KENYA - Emergenza inondazioni: le persone con disabilità tra le più vulnerabili

sabato, 12 maggio 2018

CBM Italia Onlus

A picture taken on April 27, 2018, shows villagers of Onkolde and a goat being evacuated by a Kenya's Red Cross boat from their flooded village after the Tana River overflowed in coastal region of Kenya
About 64 000 people have been displaced from the flooded area, according to the Kenya Red Cross. / AFP PHOTO / ANDREW KASUKU

Kabarnet (Agenzia Fides) – Non si arrestano le violente inondazioni che stanno devastando ampie aree del Kenya dal mese di marzo, dove la precedente siccità ha portato all’erosione dei terreni. Il bilancio provvisorio è, secondo la Croce Rossa, di almeno 200 morti, 242.000 sfollati e 500 famiglie gravemente colpite, molte delle quali hanno perso tutto. Le inondazioni hanno distrutto case, campi, strade, rendendo molte zone isolate e inaccessibili.
In gravi difficoltà anche il grande campo profughi di Dadaab, abitato da 500mila persone. Il centro di Muranga è stato cancellato da una frana mentre a Rongai il torrente Kandisi si è portato via un ponte affollato di persone. Le piogge continueranno per le prossime settimane in vaste zone del Paese. Inevitabilmente, si teme una imminente diffusione di epidemie di colera e malaria.
“Nelle emergenze e catastrofi naturali le persone con disabilità sono tra le più colpite, hanno un tasso di mortalità doppia rispetto alle altre”, ha detto all’Agenzia Fides, il Direttore di “Christian Blind Mission” Italia (CBM), Massimo Maggio. “Faticano a mettersi in salvo, non riescono ad accedere agli aiuti umanitari perché non sentono gli avvisi e i messaggi di emergenza, perché non sono incluse nei piani di salvataggio, non riescono ad accedere alle operazioni umanitarie di base (come distribuzione di cibo, acqua, accesso ai rifugi e ai servizi sanitari), i loro ausili (bastoni, sedie a rotelle, occhiali da vista) possono perdersi o danneggiarsi”.
“Allo stesso tempo – continua il Direttore - le emergenze possono aumentare il numero di persone che diventano disabili, sia a breve che a lungo termine, a causa delle lesioni riportate e della mancanza di servizi medici adeguati. Per questo CBM mentre aiuta queste persone ad accedere ai soccorsi, lavora con le organizzazioni specializzate nei soccorsi, per garantire che i programmi di emergenza siano realmente inclusivi. L’obiettivo è aiutare 1.300 famiglie gravemente colpite dalle inondazioni, con priorità alle famiglie con persone con disabilità, fornendo tende e ripari, acqua potabile, servizi medico-sanitari e riabilitativi, distribuendo ausili visivi e motori alle persone con disabilità (sedie a rotelle, bastoni per ciechi, protesi), denaro per le prime necessità, capi di bestiame e attrezzature agricole”. La contea di Baringo, nel Nord del Kenya, è una delle più colpite dalle inondazioni. In questa zona molti servizi sanitari ed educativi sono inaccessibili, centinaia le scuole e gli ospedali chiusi. Il CBM, presente da oltre 40 anni a Baringo, sta lavorando in stretta collaborazione con la Croce Rossa del Kenya e APDK, l’Associazione delle persone con Disabilità Fisiche del Kenya, per individuare le persone con disabilità e portare loro aiuto. (PdL/AP) (12/5/2018 Agenzia Fides)



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