ASIA/ISRAELE - Aumenta il turismo religioso, anche grazie agli Evangelicali USA

giovedì, 8 febbraio 2018 pellegrinaggi   gerusalemme   evangelici  

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JERUSALEM, ISRAEL - APRIL 27: Jews praying at the western wall on a jewish holiday Israel's 64th Independence Day on April 27, 2012 in Jerusalem, Israel

Gerusalemme (Agenzia Fides) – Il primo mese del 2018 ha confermato il forte incremento del turismo religioso in Israele e in tutta la Terra Santa, già attestato dagli organismi governativi israeliani per l'intero anno 2017. A inizio febbraio, il Christian Information Center ha diffuso dati ampiamente rilanciati dalla stampa israeliana per mostrare che la situazione in Medio Oriente non spinge i cristiani a rinunciare ai viaggi in Terra Santa. Nel mese di gennaio 2018 il Christian Information Center ha registrato 770 pellegrinaggi collettivi che hanno portato in Terra Santa almeno 26mila pellegrini, a fronte dei 529 gruppi registrati nel gennaio 2017 e ai 30 registrati nel gennaio 2016.
L'anno 2017, secondo i dati forniti dal ministero israeliano del turismo, ha visto arrivare in Israele più di 3milioni e 600mila turisti, cifra che rappresenta un record assoluto nei flussi turistici annuali finora registrati verso lo Stato ebraico. Il 54 per cento dei turisti che hanno visitato Israele – riferiscono le fonti governative israeliane – erano cristiani, mentre il 21,7 per cento erano di religione ebraica. Tra i Paesi di provenienza, il primato dei turisti religiosi sbarcati in Israele spetta agli Stati Uniti, e aumenta il contributo dei gruppi cristiani evangelicali che invadono Gerusalemme in occasione della festa ebraica di Sukkot. In forte invcremento anche il numero di turisti provenienti dalla Cina, che dal 2015 sono aumentati del 139 per cento.
Lo scorso dicembre, prima di Natale (vedi Fides 23/12/2017), l'Amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme e il Custode di Terra Santa, p. Francesco Patton, avevano diffuso un appello congiunto per rassicurare i pellegrini e convincerli a non rinunciare alla visita ai Luoghi Santi, dopo che nuovi scontri e violenze verificatisi anche a Gerusalemme dopo la decisione dell'Amministrazione USA di riconoscere la Città Santa come Capitale di Israele aveva provocato la cancellazione di alcuni pellegrinaggi organizzati. “Il pellegrinaggio in Terra Santa è sicuro” aveva detto in quell'occasione
l'Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, aggiungendo che “le immagini e che avete visto in televisione non dicono la verità di bellezza, di tranquillità e di serenità che invece c’è a Gerusalemme”. (GV) (Agenzia Fides 8/2/2018).


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