Internet
Kalèmie (Agenzia Fides) – “Le condizioni degli insediamenti nei territori di Kalémie e Kansimba e nella provincia di Tanganyika devono essere migliorate con urgenza, l’assistenza sanitaria dev’essere resa facilmente accessibile, gli aiuti alimentari devono essere forniti alle famiglie sfollate e alle comunità ospitanti e chi è a rischio di violenza deve ricevere protezione”. Questo l’appello di Medici Senza Frontiere in merito all’emergenza negli insediamenti di sfollati. “Queste persone vivono ancora in condizioni disperate e hanno bisogno immediato di una maggiore assistenza umanitaria, hanno accesso limitato alle cure mediche e soffrono di un’allarmante carenza di cibo, acqua e ripari”, si legge nella nota della ong pervenuta a Fides.
Nella provincia di Tanganyika quasi mezzo milione di persone, secondo stime delle Nazioni Unite, sono state costrette ad abbandonare le loro case fra luglio 2016 e marzo 2017 a causa delle violenze. Oltre 44 mila vivono negli insediamenti intorno alla città di Kalémie. “Nel mese di aprile, durante una campagna di vaccinazione contro il morbillo, abbiamo riscontrato 5.700 bambini sotto i cinque anni malnutriti in dieci di questi insediamenti. Dal mese di marzo, le nostre équipe hanno fornito assistenza di emergenza agli sfollati nei territori di Kalémie e Kansimba attraverso vaccinazioni contro il morbillo, cliniche mobili, distribuzione di acqua e costruzione di latrine e docce in alcuni degli insediamenti”. Un’équipe di MSF sta anche offrendo assistenza medica a un gruppo di circa 1.500 sfollati nel villaggio di Moke, dove il 51% dei bambini sotto i cinque anni è risultato malnutrito, il 23% in modo severo.
(AP) (9/6/2017 Agenzia Fides);
Internet