AMERICA/PANAMA - “Il governo deve fermare il gioco d’azzardo che impoverisce le famiglie” chiede Mons. Aguilar

giovedì, 1 ottobre 2015 diritti umani   vescovi   chiese locali  
Mons. Gabriel Enrique Montero Umaña

La Estrella de Panama

Sua Ecc. Mons. Gabriel Enrique Montero Umaña, O.F.M. Conv.

Veraguas (Agenzia Fides) – Il Vescovo di Santiago de Veraguas (Panama), Sua Ecc. Mons. Audilio Aguilar Aguilar, ha chiesto pubblicamente al governo panamense di intervenire per fermare il danno che le case da gioco stanno causando alle famiglie nelle zone più povere del paese.
Mons. Aguilar si è espresso così durante la celebrazione in onore di San Michele Arcangelo, patrono di Atalaya, il 29 settembre, lamentando il fatto che "ci sono molte persone che frequentano queste case da gioco e vi lasciano i loro stipendi, così aumenta la povertà nei paesini dell'interno".
La nota inviata a Fides da una fonte locale segnala che il fenomeno non tocca solo la provincia di Veraguas. Mons Aguilar ha sottolineato che in tutto il paese ci sono innumerevoli casinò e tante persone trascorrono la notte praticando il gioco d'azzardo: "Ci sono persone che spendono molto denaro per questo, è un peccato che offende Dio, perché quanto si guadagna deve essere usato per ciò che è necessario per la casa".
Le imposte più significative dell'economia di Panama, secondo i dati raccolti da pubblicazioni locali, vengono dalle tasse sul tabacco, la benzina e il gioco d'azzardo (lotteria e case da gioco). All'inizio di questo anno il governo aveva proposto di risolvere il problema delle pensioni molto basse con l’aumento della tassa sul gioco d'azzardo. Sebbene sia difficile indicare cifre esatte, due anni fa più di una fonte segnalava che il denaro ricavato dal gioco d’azzardo in un solo anno in tutta Panama, avrebbe potuto pagare gli stipendi a 40 mila insegnanti di scuola per cinque anni.
(CE) (Agenzia Fides, 01/10/2015)


Condividi: