AMERICA/STATI UNITI - Mons. Farrell ricorda i cattolici il dovere di accogliere gli stranieri

giovedì, 6 agosto 2015

Dallas (Agenzia Fides) – "La recente ondata di sentimenti anti-immigrati da parte di personaggi pubblici non è una novità per la storia americana", ha detto il Vescovo di Dallas (Texas, USA), Sua Ecc. Mons. Kevin Joseph Farrell nella sua rubrica della rivista diocesana.

"Il fantasma del nativismo si aggira di nuovo nella nostra terra. I detrattori e diffamatori sono diversi, ma il copione è lo stesso", ha detto nel suo scritto del 31 luglio.

I cattolici, in particolare, dovrebbero ricordare che "siamo stati forestieri che risiedono nel paese - non di Egitto, ma dell’America", ha detto riferendosi al fatto che la fede cattolica è stata considerata fino all’inizio del secolo scorso come sovversiva per la democrazia americana. Interdetti dai pubblici uffici e dal praticare la fede apertamente, i cattolici sono stati trattati come cittadini di seconda classe che non meritano i pieni diritti di cittadinanza americana.

Tuttavia, non è stato solo la religione a suscitare il sospetto di gruppi nativisti come i Know Nothings e del Ku Klux Klan, ha ricordato il Vescovo; anche minoranze razziali, come i cinesi, europei dell'Est, italiani e irlandesi sono stati considerati come una minaccia per l'America.

Queste minoranze religiose e razziali "sono stati vilipesi come sub-umani, buoni a nulla, e ubriachi incapaci di una cittadinanza produttiva".

Oggi questa stessa "paura e sospetto degli altri" è dietro a quello che il Vescovo chiama la recente tendenza di "colpire gli immigrati." Monsignor Farrell ha detto che i cattolici, in particolare, dovrebbe ricordare il passaggio dell'Esodo in cui agli Israeliti viene detto, "Non opprimerai o affliggere uno straniero residente, perché anche voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto".

La situazione dei migranti in Texas ancora è molto incerta perché solo i gruppi religiosi accolgono i migranti e danno loro un sostegno, in attesa dell’approvazione della legge sulla migrazione (vedi Fides 8/05/2015 e Fides 10/04/2015).
(CE) (Agenzia Fides, 06/08/2015)


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