AMERICA/CILE - Primo accordo fra ex prigionieri politici e governo, Mons. Goic presidente della Commissione

lunedì, 18 maggio 2015

Rancagua (Agenzia Fides) – Poco più di un mese è durato lo sciopero della fame effettuato da 117 ex prigionieri politici, suddivisi in gruppi in diverse località del paese, che chiedono, tra l'altro, l'aumento delle pensioni, che sono inferiori rispetto al salario minimo, in contrasto con gli accordi internazionali relativi al risarcimento delle persone che hanno subito abusi commessi dalla dittatura militare.
Dopo 36 ore di trattative, i leader del gruppo sono riusciti, sabato 16 maggio, ad arrivare ad un accordo con il governo. Il portavoce del gruppo, rappresentante regionale e presidente nazionale dell'Associazione dei Prigionieri Politici, David Quintana, ha riferito secondo una nota pervenuta a Fides, che si formerà una Commissione, presieduta dal Vescovo di Rancagua, Sua Ecc. Mons. Alejandro Goic Karmelic. Fin dal principio della vicenda, la Chiesa si era infatti interessata a questa causa attraverso Sua Ecc. Mons. Fernando Chomalí, Arcivescovo di Concepción, la cui Cattedrale era stata occupata da alcuni ex prigionieri politici in sciopero della fame (vedi Fides 28/04/2015).
Di questa nuova Commissione faranno parte anche rappresentanti dei Ministeri dell'Interno e delle Finanze, insieme alla Direttrice dell'Istituto dei diritti umani, Lorena Frias. I punti principali dell'accordo raggiunto prevedono la creazione di questa Commissione, che entrerà in funzione alla fine del mese, le indennità e l’approvazione delle pensioni. Per oggi, lunedì 18 maggio, è prevista la firma dell'accordo e così anche i 16 ex prigionieri politici di Rancagua abbandoneranno la stanza nel santuario situato a fianco della Cattedrale. (CE) (Agenzia Fides, 18/05/2015)


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