ASIA/GIAPPONE - Due seguaci di una setta sequestrati per conversione forzata

lunedì, 15 settembre 2014

Tokyo (Agenzia Fides) – Costringerli a lasciare con la forza un setta per tornare alla “vera religione”: con questo scopo due membri della Chiesa dell'Unificazione in Giappone, quarantenni sono stati rapiti dai loro parenti, grazia alla complicità di un ministro evangelico. Lo apprende l’Agenzia Fides dall’organizzazione “Human Rights Without Frontiers” (HRWF), che ricorda come casi di rapimento di seguaci delle minoranze religiose ai fini di una “conversione forzata” non sono rari in Giappone. Negli ultimi anni numerose famiglie influenzate da pregiudizi, hanno cercato di far abiurare la fede ai membri di sette si derivazione cristiana.
Nel luglio scorso, la Consiglio Onu per i diritti umani ha espresso preoccupazione per “le notizie di rapimento e confinamento di convertiti a nuovi movimenti religiosi da parte dei membri delle loro famiglie”, invitando ad adottare misure efficaci per garantire il diritto di ogni persona alla libertà religiosa.
Come riferisce HRWF, i due sono stati sequestrati con l’inganno e confanti in un appartamento a Osaka, strappandoli ai loro due figli di 8 e 3 anni. Al sequestro ha collaborato il Pastore evangelico Takazawa. Sono stati salvati dalla polizia grazia a una richiesta di aiuto inviata di notte e sono potuti tornare a casa. (PA) (Agenzia Fides 15/9/2014)


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