AMERICA/ARGENTINA - Mancano trattamenti adeguati per i bambini sieropositivi

lunedì, 10 marzo 2014

Buenos Aires (Agenzia Fides) - In Argentina, da dicembre 2010 sono stati registrati circa 8 mila casi di minori contagiati dall’Aids e, ogni anno se ne aggiungono altri 100. Tuttavia i farmaci e le terapie, monopolizzate da laboratori internazionali, non sono adeguati. La metà dei casi riguarda minori di 14 anni che hanno contratto il virus per il 90% attraverso la trasmissione perinatale, prima della nascita. Secondo il Ministero della Sanità nazionale, nel Paese ci sono circa 110 mila persone sieropositive, il 30% delle quali non ne è consapevole, con il rischio di far aumentare la trasmissione che attualmente si aggira tra i 100 casi all’anno. Dal 1995 in tutto il mondo è disponibile la cosiddetta “terapia antiretrovirale”, che ha permesso di migliorare le condizioni di vita delle persone sieropositive, aumentandone la sopravvivenza. In Argentina, il trattamento è disponibile dal 1996 ed è gratuito.
L’ospedale Pediatrico Garrahan segue circa 400 bambini con Hiv. Tuttavia dal 2000 il Paese è costretto ad usare i farmaci delle multinazionali, che hanno costi molto elevati e non sono adeguati alle esigenze dei minori che usano gli stessi farmaci degli adulti combinati per prevenire la resistenza al virus. Soprattutto ai piccoli con meno di 3 anni di età vengono somministrati sciroppi dal sapore molto sgradevole per poi passare alle compresse, che non vogliono prendere. Attualmente sono a disposizione oltre 20 farmaci per il trattamento del virus negli adulti, che permettono di combinare per ogni persona un cocktail specifico. Tuttavia niente di simile è ancora stato fatto per aiutare i bambini solo perchè le ditte farmaceutiche non hanno interessi ad investire in una popolazione così esigua rispetto alle tante persone contagiate nel mondo. (AP) (10/3/2014 Agenzia Fides)


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