AMERICA/CILE - Perù e Cile, popoli fratelli

giovedì, 9 gennaio 2014

Santiago (Agenzia Fides) – "La Chiesa è strettamente legata alla vita dei nostri popoli. Infatti, insieme alla ricchezza e alla diversità delle culture indigene, il dono della fede cristiana è uno dei fondamenti dell'identità e dell'unità della nostra realtà storica e culturale, che feconda ogni cultura ed è in grado di farci diventare fratelli". Con queste parole, le Conferenze Episcopali del Cile e del Perù hanno riaffermato, nel luglio 2013, l'interesse della Chiesa di entrambi i paesi, di continuare a coltivare relazioni fraterne bilaterali.
Fra poche settimane si conoscerà la sentenza della Corte internazionale di giustizia dell'Aia sulla controversia di confine marittimo tra i due Stati (vedi Fides 20/07/2013) e per questo motivo la Conferenza Episcopale Cilena ha cominciato a pubblicare sul suo sito web articoli di entrambe le Chiese locali e di vari gruppi cattolici sul rapporto tra questi due popoli.
Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides dai Vescovi del Cile, un aspetto importante che i Vescovi cileni e peruviani sottolineano è che "lo stato attuale della controversia legale tra i nostri paesi, per quanto riguarda il confine marittimo, ci invita a guardare in prospettiva storica il nostro rapporto". Così i Vescovi di entrambe le nazioni ritengono che le autorità dei rispettivi Stati "si sono impegnate al pieno rispetto e all'osservanza della sentenza della Corte internazionale di giustizia. Tra gli altri fattori, il rapporto tra i nostri popoli è fondato sul rispetto degli accordi reciproci ed è soggetto al diritto internazionale".
La nota sottolinea inoltre che i Vescovi apprezzano il ruolo dei social media "che hanno dimostrato senso di responsabilità nell’affrontare questo tema", e allo stesso tempo li incoraggiano "a coltivare una preoccupazione efficace per i problemi di integrazione tra i nostri popoli nelle diverse aree e manifestazioni". (CE) (Agenzia Fides, 09/01/2014)


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