Roma (Agenzia Fides) – L’Associazione benefica U.T.A. (Uniti per Tanguiéta e Afagnan) è sorta per aiutare gli ospedali di Afagnan nel Togo e di Tanguiéta nel Benin, fondati rispettivamente nel 1961 e nel 1970 dai Fatebenefratelli della Provincia religiosa Lombardo-veneta. L’ospedale di Afagnan, nella diocesi di Lomè, possiede circa 200 posti letto, mentre quello di Tanguiéta è famoso per il costante impegno nella lotta contro le innumerevoli malattie infettive che colpiscono specialmente i bambini. Sono tanti anche quei bambini che rimangono paralizzati alle gambe in seguito alla poliomielite e l’obiettivo principale di questi due ospedali africani è quello di rimetterli tecnicamente in piedi e farli camminare. Questo però richiede tempi lunghi di degenza oltre a diversi interventi chirurgici e le famiglia sono talmente povere che non possono dare neanche il contributo di carattere simbolico che l’ospedale è solito chiedere ai poveri o lo possono dare solo per 10/15 giorni, mentre la degenza in ospedale in media supera i sei mesi. Da qui l’idea dell’Associazione per curare i malati poveri. In occasione della Festa dell’U.T.A. che si terrà il 15 giugno, abbiamo raccolto la testimonianza di Fra Luca Beato, vicepresidente dell’U.T.A. appena rientrato dall’Africa: “Sono appena rientrato dall’Africa, dove sono andato, assieme al confratello Fra Luigi Calala, prima ad Aeera nel Ghana per un Convegno dì una settimana sulle Missioni del nostro Ordine ospedaliere dì San Giovanni di Dio, che sono tantissime: in Africa, Asia, Oceania e America latina; poi sono andato a visitare gli ospedali che sosteniamo noi dell’U.T.A. ossia Afagnan nel Togo, Tanguiéta e Porga nel Benin.
L’ospedale dì Afagnan ha dei problemi in questo momento perché il chirurgo principale ha lasciato l’ospedale. Sono rimasto desolato nel vedere gli stanzoni dei poliomielitici completamente deserti! Speriamo che si trovi presto una soluzione. A Tauguiéta invece ho visto 40 poliomielitici m trattamento e nella Pediatria oltre agli 80 posti regolari, ho contato 55 mamme con i loro bambini distese sulle stuoie nel grande corridoio adiacente. Questa è la situazione normale, mi hanno dello. Come la Pediatria, così ho trovato anche il Centro nutrizionale dei bambini deperiti. Sono andato anche a visitare la Scuola elementare cattolica di Tanguiéta dove siamo stati accolti trionfalmente da un esercito di bambini e dalle tre Suore insegnanti. I bambini sono 144: due aule dì scuole materne, due grandi aule per la prima e seconda elementare. A Porga i lavori dì costruzione dei due piccoli padiglioni di Maternità e di Pediatria sono quasi finiti. Il Padre Priore, Fra Olivier, mi ha parlato del progetto della coltivazione di erbe medicinali tra cui quella che curerebbe l’AIDS. Il figlio del defunto capo-villaggio, che a suo tempo ha dato 14 ettari dì terreno per la costruzione del Centro sanitario di Porga, ha dato di recente 4 ettari per la coltivazioni di erbe medicinali.
I problemi che affliggono maggiormente gli ospedali africani sono quelli di ordine economico e finanziario” ha concluso Fra Beato. (AP) (13/6/2003 Agenzia Fides; Righe:37 Parole:491)