Zaatari (Agenzia Fides) - La gente continua ad essere disperata e sempre più povera. I bambini fuggiti dalla guerra in Siria con le rispettive famiglie continuano ad essere sfruttati, abusati e costretti a matrimoni precoci, del tutto inusuali nel Paese. Circa due milioni di rifugiati siriani sono divisi prevalentemente tra Turchia, Libano, Giordania e Irak. L’Alto Commissariato per le Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha lanciato l’allarme per cercare misure di sicurezza più efficaci per evitare che i piccoli lavorino per portare avanti le rispettive famiglie, abbandonino la scuola o ritornino in Siria come bambini soldato. Dalle ultime stime dell’UNHCR nel campo di Zaatari, in Giordania, vivono 130 mila rifugiati siriani contro i quali si stanno costruendo vere reti di crimine organizzato, c’è anarchia totale e le loro scarse risorse vengono costantemente saccheggiate e distrutte. In Giordania, i rifugiati riescono a vivere solo fuori dai campi e controllati dalle autorità nazionali. Molti addirittura a causa delle difficili condizioni in cui si trovano a vivere a Zaatari, e agli alti livelli di criminalità che si registrano all’interno, preferiscono fuggire. (AP) (7/8/2013 Agenzia Fides)