AFRICA/LIBIA - “Sono stato più volte nell’abitazione colpita e non mi è sembrata un centro di comando militare” dice Mons. Martinelli

martedì, 21 giugno 2011

Tripoli (Agenzia Fides) - “Mi sorprende che sia stata colpita la casa di Khouildi Hamidi, non mi sembra che la sua abitazione fosse un centro militare” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli. Secondo fonti ufficiali libiche, ieri, 20 giugno, in un attacco aereo della NATO su Sorman, 70 chilometri a ovest di Tripoli, sarebbero morte 19 persone. Il raid, secondo fonti di Tripoli, ha colpito anche l'abitazione di Khouildi Hamidi, uno dei 12 membri del Consiglio del Comando Rivoluzionario. Fonti dell’Alleanza Atlantica affermano che l’attacco aereo ha colpito un centro di comando militare.
“Non sono in grado di giudicare, ma mi sono recato più volte in quella casa e mi è sembrata un’abitazione normale” dice Mons. Martinelli, che descrive Hamidi come “una persona aperta, vicina alla gente, molto affabile. Lo avevo incontrato poco tempo fa”.
“Sono addolorato che buona parte della sua famiglia sia caduta sotto le bombe – prosegue il Vescovo -. Lui e il figlio non sono stati nominati tra le vittime, forse quindi si sono salvati. Secondo la radio libica le vittime sono 19, in buona parte donne” dice il Vicario Apostolico di Tripoli, che conclude confidando: “sono sempre più amareggiato perché non si vede la volontà di trovare una soluzione pacifica alla crisi”. (L.M.) (Agenzia Fides 21/6/2011)


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