AMERICA/CILE - I Vescovi rinnovano la proposta di costituire con urgenza “un tavolo di dialogo al più alto livello per risolvere il problema delle carceri in Cile”

giovedì, 9 dicembre 2010

Concepcion (Agenzia Fides) – Il Presidente della Conferenza Episcopale del Cile, l'Arcivescovo di Concepción, Mons. Ricardo Ezzati Andrello, sdb, ha rilasciato una dichiarazione pubblica in merito alla tragedia che nel carcere di San Miguel ha provocato la morte di 81 detenuti e molti feriti. Mons. Ezzati ha chiesto di costituire un tavolo di dialogo al più alto livello per risolvere i gravi problemi delle carceri del paese. La dichiarazione è stata letta durante la celebrazione della Messa per la festa dell'Immacolata Concezione, alla presenza di migliaia di fedeli che hanno riempito il Santuario del Cerro della Virgen, a Concepción.
“Noi Vescovi lo abbiamo detto chiaramente, lo scorso luglio, quando abbiamo presentato la nostra proposta di indulto a motivo del Bicentenario. Abbiamo chiesto in quella occasione uno sforzo congiunto di tutti i settori per avere un sistema penale e carcerario più umano. Era la richiesta del Comitato Permanente nel messaggio consegnato al Presidente della Repubblica” dice il testo della dichiarazione, e continua: “Molte carceri non offrono delle opportunità concrete di riabilitazione per i detenuti. Al contrario, spesso diventano posti più violenti e disumanizzanti di quelli che hanno favorito lo sviluppo della criminalità”.
“Noi riteniamo che il Paese debba sapere con chiarezza le cause di questa tragedia e le condizioni di umiliazione in cui vivono molti prigionieri. Con speranza attendiamo la realizzazione degli annunci fatti un mese fa dal ministero della Giustizia, al fine di migliorare significativamente lo stato di vita nelle prigioni. Non è troppo tardi per raccogliere l'obiettivo fondamentale della nostra proposta. Così i protagonisti della società possono entrare in un dialogo ad alto livello per risolvere il dramma delle carceri in Cile, come è stato fatto con il tema dell'istruzione e del lavoro, o come è stato fatto di recente per migliorare la salute pubblica. La realtà delle carceri del Cile deve essere inserita nell'ordine del giorno delle decisioni e questa è una cosa urgente”, conclude la dichiarazione.
Riguardo alla tragedia, il ministro della giustizia, Felipe Bulnes, che è stato presente nel carcere di San Miguel poche ore dopo la tragedia, ha detto: “le condizioni di detenzione nelle carceri compromettono la dignità fondamentale dei diritti umani. Abbiamo una situazione di sovraffollamento dell'ordine del 70% a livello nazionale, dove c'è posto per un centinaio di detenuti, ci sono 170 persone e questo rappresenta una situazione grave”. Il presidente del partito progressista (PRO), ha dichiarato: “La situazione è molto critica. E' il volto più oscuro e malvagio della nostra democrazia, le carceri sono delle vere 'tombe di infra-umanità'. In qualche modo abbiamo più morti nelle carceri rispetto ai paesi che hanno la pena di morte” ha detto l'ex candidato presidenziale. (CE) (Agenzia Fides, 09/12/2010)


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