AMERICA/CILE - “La povertà è una violazione della dignità umana” afferma il ministro dello Sviluppo Sociale

sabato, 4 dicembre 2010

Santiago (Agenzia Fides) – “Non riusciremo a superare l’estrema povertà se non costruiremo un paese con pari opportunità, dove tutti i cileni possano essere coinvolti nello sviluppo del paese” ha detto il Ministro per la Pianificazione e la Cooperazione del Cile, Felipe Kast, in una intervista pubblicata dalla rivista dell'Arcivescovado di Santiago del Cile, "Encuentro digital", in cui si mostra ottimista sulla possibilità che nel 2014 il Cile riesca a superere l'attuale situazione di indigenza.
Nell’intervista intitolata "La povertà è una violazione della dignità umana", il titolare del Mideplan (Ministero per la Pianificazione e la Cooperazione), che raccoglie quasi tutte le politiche sociali per il superamento della povertà, ricorda: “E' vero che nelle inchieste del 2009 sono aumentati i casi di povertà riguardo al 2006, ma sono ottimista che nel 2014 questi 600 mila cileni che vivono nella povertà estrema potranno dire che è stata una cosa del passato”.
Rispondendo alla domanda “cosa è la povertà”, Kast ha detto: “La povertà è innanzitutto una violazione della dignità umana. E' qualcosa che non ci fa vivere come essere umani, ma angosciati perché non possiamo dare ai nostri figli e alle nostre famiglie una pace interiore ed esteriore, dove poter vivere con un minimo di dignità; per questo la povertà è una violazione dei diritti delle persone. Questo è il motivo per cui dobbiamo affrontarla tutti e con urgenza”.
La povertà è un problema molto complesso, non è solo una mancanza di risorse, ma interessa la mancanza di integrazione sociale. Quando qualcuno è escluso dalla società, allora dobbiamo intervenire tutti: sono dimensioni dove tutti possiamo costatare che proprio lì c'è l'ingiustizia. Ancora più triste è poi l’esclusione dei bambini. Che colpa ha un milione di bambini per vivere in condizioni di povertà estrema?
Alla fine dell’intervista, prevedendo le soluzioni a questa realtà, Felipe Kast ha detto: “Molti considerano questa situazione come un’urgenza da risolvere, ma questa non è ancora la via per la soluzione, perché dobbiamo essere tutti, come paese, a considerare questa realtà come un problema di coscienza. Si tratta di un problema di diritti, di dignità, è un nostro problema prendere coscienza della povertà. E' una sfida per il governo, ma anche per tutti”. (CE) (Agenzia Fides, 04/12/2010)


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