AMERICA/HAITI - Per le elezioni di domenica, i Vescovi invitano a “scegliere i dirigenti che lavoreranno per tutto il popolo”

venerdì, 26 novembre 2010

Porta-au-Prince (Agenzia Fides) – “Domenica 28 le elezioni si faranno comunque” ha affermato l’attuale Presidente di Haiti, René Preval. Alla vigilia delle elezioni presidenziali e legislative, la popolazione di Haiti è esasperata per il colera, mentre alcuni candidati sono preoccupati per le difficoltà di organizzazione della consultazione. Anche l'Inviato speciale dell'Onu per Haiti, Edmund Mulet, ha confermato che le elezioni presidenziali e parlamentari ad Haiti si terranno come previsto. Le prossime elezioni sono "una priorità per la MINUSTAH," ha detto Mulet, salutando la determinazione del governo haitiano e del Consiglio elettorale provvisorio (Cep) per organizzare le elezioni in un clima di serenità e di rispetto reciproco tra i sostenitori dei diversi candidati. "La stragrande maggioranza della popolazione haitiana e i suoi politici affermano di vedere nelle elezioni del 28 novembre un'ulteriore opportunità per rafforzare la democrazia in questo paese che ne ha tanto bisogno" ha detto ieri Mulet in una conferenza stampa.
Il bilancio delle vittime per l’epidemia di colera pubblicato il 22 novembre, parla di 1.344 morti ad Haiti dall'inizio dell'epidemia a metà ottobre e di oltre 23.377 persone ricoverate. Il dipartimento di Artibonite (al nord), dove è scoppiata l'epidemia, è il più colpito, con la metà dei decessi in tutto il paese (701) e quasi 13.000 ricoveri ospedalieri. Nella capitale Port-au-Prince, il bilancio delle vittime è salito a 77.
Lo scorso fine settimana 4 dei 19 candidati alla presidenza (Josette Bijou, Gérard Blot, Garaudy Laguerre e Wilson Jeudy), avevano chiesto il rinvio delle elezioni a causa dell’epidemia di colera, mentre le Nazioni Unite hanno respinto la richiesta di ritiro delle forze di pace nepalesi, accusate da alcuni haitiani dello scoppio dell'epidemia, scatenando violente proteste che hanno provocato due morti. Un altro candidato, Jacques-Edouard Alexis, ex primo ministro del presidente René Preval, ha insistito sulla necessità di organizzare le elezioni come previsto, ma ha riconosciuto che "Haiti non può tenere le elezioni in condizioni normali".
La Conferenza Episcopale di Haiti ha invitato domenica scorsa a “scegliere i dirigenti che lavoreranno per tutto il popolo” e a non partecipare ad atti di violenza. La situazione nel paese infatti non è tranquilla, diversi gruppi politici hanno segnalato episodi di intimidazione contro gli elettori. (CE) (Agenzia Fides, 26/11/2010)


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