AMERICA/BOLIVIA - Le osservazioni dei Vescovi sulle leggi della pubblica istruzione

mercoledì, 24 novembre 2010

La Paz (Agenzia Fides) – La Conferenza Episcopale Boliviana (CEB) ha presentato sei osservazioni sul progetto di legge sull'istruzione (progetto di legge chiamato Avelino Sinani e Elizardo Perez), secondo quanto comunicato da Limbert Ayarde, segretario esecutivo della Commissione per l'educazione della CEB. I Vescovi criticano alcuni contenuti della nuova norma proposta, presentata il 19 novembre dal ministro della Pubblica Istruzione, Roberto Aguilar, che ha annunciato che nei prossimi giorni porterà la proposta all'Assemblea Legislativa Plurinazionale (ALP) per la discussione e l’ approvazione (vedi Fides 04/11/2010 e 11/11/2010).
La prima osservazione, ha detto il segretario esecutivo della Commissione per l'educazione, riguarda il governo nazionale, che deve riaffermare chiaramente la responsabilità dei genitori nell'educazione dei loro figli. In secondo luogo, l'esclusività della formazione degli insegnanti da parte dello Stato: infatti la Chiesa cattolica ha un proprio centro di formazione, che secondo Ayarde, si è rivelato efficiente.
La terza osservazione riguarda il diritto rivendicato dalla Chiesa cattolica di amministrare le sue scuole sulla base di un accordo con il governo, in modo da garantire alle famiglie che lo desiderano, una formazione basata sui principi della religione.
Il quarto punto fa riferimento alla formazione religiosa, che è parte del modello educativo globale offerto da una Chiesa particolare al popolo boliviano, deve essere garantita dalla Costituzione, la quale afferma chiaramente che lo Stato è separato dalla religione. Ciò implica che ogni organizzazione religiosa deve indicare gli istituti di istruzione religiosa sotto la sua tutela.
Un quinto punto è la richiesta di offrire maggiori opportunità all'istruzione tecnica e agli investimenti che la riguardano. Infine, il sesto punto riguarda le modalità per stabilire la partecipazione sociale in materia di istruzione da parte del governo centrale. (CE) (Agenzia Fides, 24/11/2010)


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