AMERICA/MESSICO - “Votare in pace” è la richiesta dei Vescovi Messicani

venerdì, 2 luglio 2010

San Cristóbal de Las Casas (Agenzia Fides) – E’ giunta all’Agenzia Fides la lettera di Mons. Felipe Arismendi Esquivel, Vescovo de San Cristóbal de Las Casas in Messico, in cui chiede a tutti di partecipare alle elezioni di domenica 4 luglio in modo responsabile. Adottando il suo consueto modo di scrivere (“Vedere, Giudicare e Agire”), Mons. Arismendi invita la comunità a partecipare a questo evento importante. Di seguito citiamo alcuni elementi rilevanti della lettera.
Vedere: si terranno elezioni in diversi stati del paese (governatori locali, presidenti comunali e deputati locali), ma purtroppo l’ambiente elettorale è stato macchiato dal sangue, perché sono state uccise delle persone che si presentavano a queste elezioni non solo a Tamaulipas, ma anche in qualche regione del Chiapas. Si legge nella lettera: “Noi condanniamo ogni violenza, non importa da che parte arrivi, peggio se arriva dai narcotrafficanti che cercano d’influenzare la scelta dei candidati eliminando quelli che non collaborano con i loro depravati interessi.”
Giudicare: “Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, catechisti e ministri del culto di qualsiasi credo, non devono usare la religione per sostenere i candidati di qualsiasi parte”. “Dobbiamo offrire i criteri del Vangelo, la Parola di Dio deve illuminare le coscienze per prendere decisioni in accordo con la nostra fede.”
Agire: “Vorrei chiedere rispettosamente ai leader politici di combattere con passione per le loro proposte, ma di controllare ed educare i loro seguaci al rispetto reciproco.” “Ripeto la mia richiesta di partecipazione responsabile attraverso il voto alle prossime elezioni di Domenica. Non dobbiamo essere apatici e indifferenti. Dobbiamo cercare di conoscere le persone che seguono una scelta politica, piuttosto che il partito.” “Nessuno venda il suo voto e si lasci ingannare dalle promesse e dai regali. Con il nostro voto, libero e maturo, potremo costruire la pace sociale di cui il Paese ha bisogno. Il modo migliore per contrastare la violenza, è sostenere chi genera pace e progresso per tutti, in particolare per i poveri e gli emarginati.”
La lettera è firmata da Mons. Felipe Arismendi Esquivel, Vescovo de San Cristóbal de Las Casas in data 30 giugno.
Il clima di violenza che si è acceso in Messico a pochi giorni dalle elezioni ha creato sentimenti di diffidenza fra la popolazione, ma molti organismi ecclesiali hanno insistito per portare la calma e la pace, sopratutto a Tamaulipas, dove il 28 giugno è stato ucciso Rodolfo Torre Cantú, del Partido Revolucionario Institucional (PRI) ed altre 4 persone. Il presidente dell'Istituto Elettorale dello Stato, Jorge Luis Navarro, ha affermato: “Nonostante i deplorevoli eventi, a Tamaulipas la democrazia è un valore cittadino che dobbiamo proteggere; è nelle nostre mani sta la responsabilità della salvaguardia del diritto di suffragio del popolo di Tamaulipas.” (CE) (Agenzia Fides, 02/07/2010)


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