AMERICA/BRASILE - Conclusa la Prima Assemblea dei popoli indigeni di Goias e Tocantins

sabato, 29 maggio 2010

Tocantins (Agenzia Fides) – Organizzata dal Cimi (Consiglio Indigenista Missionario), dal 24 al 27 maggio si è svolta la Prima Assemblea dei popoli indigeni di Goias e Tocantins, nel Campus Universitario dell’Università Federale di Tocantins, a Palmas, in Brasile. Con il tema "Le sfide per la difesa dei territori e dei diritti indigeni", l'evento ha riunito circa 350 indigeni provenienti da diversi villaggi della regione.
Secondo le notizie pervenute all’Agenzia Fides, intorno al tema principale sono state organizzate conferenze e forum di discussione, inoltre si è trattato anche dello Statuto dei Popoli Indigeni, della ristrutturazione del FUNAI (Fondazione Nazionale dell’Indiano), della attività della Commissione Nazionale per la politica indigena e alcune questioni relative alla salute e all'istruzione dei popoli aborigeni. Ci sono stati anche spettacoli musicali e culturali dei popoli indigeni. La discussione più importante si è accesa sui grandi progetti: l'evento è stato infatti caratterizzato da discussioni e discorsi sui grandi progetti del Programma di Accelerazione della Crescita (PAC) previsti per la regione.
Per i rappresentanti dei popoli Krahô, Karaja, Apinajé, Xerente, Krikati, Xambioá, Krahô Kanela, Javaé e Tapuia, tra gli altri, questi lavori porteranno soltanto sofferenza e morte per le loro comunità. Una visione molto diversa da quella proposta dal governo federale, che continua a dire che i lavori porteranno invece sviluppo e migliori condizioni di vita alle popolazioni indigene del paese.
Secondo i dati raccolti dal Consiglio Indigenista Missionario, ci sono circa 430 progetti per lavori che riguardano le aree indigene e la maggior parte sono delle opere idriche, con 144 progetti. Nello stato di Tocantins sono 16 le opere idroelettriche e a Goias sono 17, come ha detto il sotto-segretario del CIMI, Saulo Ferreira Feitosa. La leader degli indigeni Apinajé ha contestato la mancanza di investimenti nell'ambito universitario, soprattutto per la ricerca di altre fonti di energia: "Sappiamo che cosa sta accadendo alla gente di Xingu, povera gente! Non possiamo permettere di continuare questi lavori delle dighe. Noi continueremo a dire che la diga non è una cosa buona". Durante le pause dei lavori, gli indigeni hanno presentato i riti tradizionali del proprio popolo, con canti e balli, caratterizzati dalla gioia e dalla speranza in giorni migliori. (CE) (Agenzia Fides, 29/05/2010)


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