AMERICA/STATI UNITI - Disegno di legge sull'immigrazione in Arizona: i Vescovi dissentono, non risolve i veri problemi

martedì, 27 aprile 2010

Tucson (Agenzia Fides) – Entro 90 giorni entrerà in vigore nello stato dell’Arizona (Stati Uniti d’America), una legge che criminalizza l'ingresso e il soggiorno degli immigrati privi di documenti nello stato. La legge SB 1070 è stata siglata il 23 aprile e sta causando apprensione nelle migliaia di immigrati irregolari che vivono nello stato dell’Arizona. La misura presa dalla governatore Jan Brewer viene vista come “la più dura e repressiva contro gli stranieri” ed è considerata dal potere pubblico locale una misura per proteggere i cittadini americani e come prevenzione contro la criminalità.
Sua Ecc. Mons. Gerald F. Kicanas, Vescovo di Tucson, Arizona, è uno dei Vescovi che ha espresso il suo fermo dissenso nei riguardi della nuova legge sull'immigrazione, annunciando che chiederà l’intervento del Consiglio generale della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti. In una nota inviata all’Agenzia Fides, viene riportato quanto Mons. Kicanas afferma nel suo "Monday Memo", pubblicazione del sito web diocesano: “la legge deve essere contestata per motivi che riguardano questioni costituzionali che molti oppositori hanno sollevato.” Fra le sue obiezioni alla legge ("Support Our Law Enforcement and Safe Neighborhoods Act"), il Vescovo ritiene che essa non affronti i veri punti critici “per la sicurezza delle frontiere, per fermare il traffico di droga, il contrabbando di armi e il traffico di esseri umani”.
Insieme a Mons. Thomas J. Olmsted, Vescovo di Phoenix, e a Mons. James S. Wall, Vescovo di Gallup, N.M., (le cui diocesi comprendono una parte del nord dell'Arizona), Mons. Kicanas ha chiesto di porre un veto al disegno di legge e un approccio più completo, a livello federale, per risolvere i problemi dell'immigrazione.
Anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha espresso le sue riserve sulla normativa e ha chiesto al Dipartimento della Giustizia "di esaminare le implicazioni sul fronte dei diritti civili". Peraltro, la decisione del governatore dell'Arizona, viene considerata come una pressione diretta sul Governo federale, per varare entro l'anno la riforma della legge sull'immigrazione su scala nazionale. In Arizona, secondo le ultime stime, sarebbero almeno 500.000 gli immigrati irregolari (undici milioni circa in tutti gli Stati Uniti), provenienti in gran parte dal Messico. (CE) (Agenzia Fides, 27/04/2010)


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