ASIA/SRI LANKA - Lo tsunami, “occasione per un nuovo inizio”: a cinque anni dal disastro, la vita torna a fiorire

venerdì, 18 dicembre 2009

Colombo (Agenzia Fides) – A cinque anni dalla catastrofe dello tsunami, in Sri Lanka la vita torna a fiorire e il bilancio è lusinghiero: lo comunica all’Agenzia Fides un network formato da Caritas Germania, Unicef, Croce Rossa, e Agenzia di aiuto della Chiesa Luterana che, nel complesso, hanno stanziato e portato aiuti per un valore di 330 milioni di euro, impiegati in progetti di emergenza e, per la maggior parte, nella ricostruzione delle aree colpite, non solo in Sri Lanka, ma anche in Indonesia, India del sud, Thailandia.
Oliver Muller, responsabile della Caritas Germania, spiega a Fides: “La situazione è migliorata. La qualità della vita in alcune zone è più alta e i servizi sono migliori rispetto all’epoca precedente allo tuonami: oggi vi sono scuole, servizi sanitari, pozzi. Molti che in passato erano emarginati dalla società oggi sono integrati e hanno trovato una nuova attività economica per il sostentamento. Possiamo dire con soddisfazione che si notano grandi progressi. Il bilancio è sicuramente molto positivo”.
Uno dei punti importanti per conseguire questi risultati è stato quello di “coinvolgere sin dall’inizio nella ricostruzione le comunità locali, che sono state protagoniste della ripresa”. Inoltre, sul piano della prevenzione, le comunità sono state dotate di uno speciale “Tsunami Warning System”, un sistema di allerta capace di individuare un eventuale nuovo tsunami e avvisare tempestivamente per mettere in salvo le popolazioni costiere.
Il network si spinge oltre e, secondo la logica cristiana del “bene che può nascere da un male”, afferma: “Si può dire senza dubbio che lo tuonami è stata l’occasione per un nuovo inizio, un momento in cui si è coagulata la solidarietà globale, in uno dei rari momenti di unità senza ostacoli”.
Il network non manca di lanciare un appello in occasione del vertice di Copenaghen: “I cambiamenti climatici sono lo tsunami di domani: urge un impegno di tutta la comunità internazionale per contrastarli”.
Il 26 dicembre 2004 un terremoto di 9,5° richter, al largo dell’isola indonesiana di Sumatra generò l’onda anomala dello tsunami che colpì 13 paesi, devastando in particolare le coste della stessa Sumatra, della Thailandia, dello Sri Lanka e dell’India meridionale. E’ stato uno dei peggiori disastri naturali della storia: le vittime furono oltre 228mila, gli sfollati nel complesso 1, 8 milioni. La comunità internazionale, in uno sforzo congiunto di governi e istituzioni, ha stanziato aiuti per 13,5 miliardi di dollari. (PA) (Agenzia Fides 18/12/2009 righe 26 parole 269)


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