AFRICA/COSTA D’AVORIO - Il Centro di Educazione Sanitaria Polivalente delle Suore Dorotee di Alèpè sta preparando un piano di attività per combattere diversamente l’HIV/AIDS

lunedì, 30 novembre 2009

Alèpè (Agenzia Fides) – Sono tante le attività e le iniziative della Chiesa cattolica di tutto il mondo a favore dei malati di Aids. Tra queste, grande è l’impegno delle Suore Dorotee di Vicenza in Costa d’Avorio da oltre 25 anni. A questo proposito l’Agenzia Fides ha contattato suor Tiziana Maule, che giunta nel paese africano nel 1985, fresca di laurea in medicina, fu tra i primi medici ad affrontare quella che all'epoca era una malattia nuova e incontrollabile.
“Da 10 giorni mi ritrovo in Costa d’Avorio dopo 3 mesi di assenza dalla missione e dal servizio all’ospedale di Alèpè – ha detto a Fides suor Tiziana -. Di specifico, di personale, per la Giornata mondiale contro l’AIDS del 1 dicembre non abbiamo organizzato niente di particolare. Il Ministero della Sanità del Paese sollecita tutte le strutture pubbliche ad organizzare incontri, nei villaggi e nei quartieri, di sensibilizzazione, di informazione, di attualizzazione del test di depistage volontario a tutti coloro che accettano la proposta, attendendo la risposta sul sito. A livello del Centro di Educazione Sanitaria Polivalente delle Suore Dorotee di Alèpè (CESDA) stiamo elaborando il piano di attività educative e formative 2009/2010 per combattere diversamente l’HIV/AIDS nella Regione di Alèpè, del quale rimaniamo in attesa di approvazione”.
La Missione si occupa di educazione dei giovani, di prevenzione delle malattie e di cura degli infermi. L’ospedale di Alépé - fortemente voluto da suor Tiziana – è stato inaugurato nel 2003. Si tratta di una struttura indispensabile per una popolazione esposta a flagelli come l'Aids. (AP) (30/11/2009 Agenzia Fides; Righe:22; Parole:273)


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