ASIA/SRI LANKA - Dopo lo tsunami e la guerra, le comunità locali tornano a fiorire: si punta su sviluppo e istruzione

giovedì, 27 novembre 2008

Colombo (Agenzia Fides) – Una fase di rifioritura dopo eventi catastrofici come lo tsunami e la guerra: è quella che stanno attraversando diverse comunità locali di villaggi e province dello Sri Lanka, grazie al risveglio della società civile e al sostegno della cooperazione internazionale.
In particolare le comunità locali dello Sri Lanka stanno beneficiando di una nuova iniziativa di cooperazione lanciata dal Programma Onu per lo Sviluppo (UNDP). L’iniziativa, denominata ART (acronimo di “Articolazione di Reti Territoriali e Tematiche”), propone un nuovo modello di cooperazione che sta dando risultati significativi in tutto il mondo: si tratta di un approccio innovativo che mira a promuovere il protagonismo delle comunità locali e forme di cooperazione decentrata, in grado di rispondere meglio alle esigenze dei territori. E’ un approccio che coniuga i principi di “solidarietà e sussidiarietà”, ed è perciò benvisto e accolto dalla società civile.
Il Programma ART in Sri Lanka cerca di valorizzare le ricchezze naturali senza danneggiare la biodiversità dell'isola, tendo fermo l’obiettivo di favorire nel lungo termine lo sviluppo sostenibile. Sono stati attivati piccoli progetti per la produzione di energia attraverso le biomasse (20 ai 50 kw): grazie al riutilizzo dei rifiuti solidi, piccoli villaggi di campagna, non coperti dalla rete energetica, hanno potuto sviluppare calore ed energia elettrica per migliorare la vita della popolazione.
Un programma importante, che coinvolge il governo dello Sri Lanka, è quello che ha lo scopo di garantire a tutti i cittadini un'istruzione gratuita, dalle scuole elementari sino al primo livello dell'Università: sarebbe un importante risultato per l’intera nazione. Il nuovo programma ART ha avviato progetti di alfabetizzazione informatica, istruzione per la prima infanzia e formazione professionale, promuovendo la decentralizzazione e il ruolo degli attori locali nella gestione pubblica. Infine, dato che nelle aree rurali il sistema sanitario è spesso inadeguato, ART cura progetti di sostegno ai disabili e a pazienti affetti da disturbi mentali e l'educazione alla sanità.
Il programma ART dell’UNDP opera in 33 paesi del mondo e mobilita complessivamente risorse per circa 100 milioni di euro, grazie all’apporto di governi nazionali, regionali e locali in diversi paesi, e con il decisivo contributo della cooperazione decentrata che si sviluppa in partnership fra donatore e beneficiario. (PA) (Agenzia Fides 27/11/2009 righe 27 parole 271)


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