AFRICA/MALAWI - Forte di una maggioranza senza precedenti in Parlamento il riconfermato Capo dello Stato si appresta a governare per altri 5 anni; a Fides le considerazioni di un missionario

mercoledì, 24 giugno 2009

Lilongwe (Agenzia Fides)- È trascorso un mese dalle elezioni politiche e presidenziali in Malawi, che hanno visto la riconferma per un secondo mandato del Presidente uscente, Bingu wa Mutharika (vedi Fides 22/5/2009). Padre Piergiorgio Gamba, missionario monfortano che da decenni vive e opera in Malawi, espone all’Agenzia Fides alcune valutazioni sul nuovo corso politico del Paese.
“La vittoria “a valanga” e senza precedenti del Mutharik, assieme all'elezione di 143 parlamentari del suo partito su 193, permette al Presidente di governare a suo piacimento, senza scendere a compromessi con l’opposizione, e senza che vi sia all’interno dello stesso partito di maggioranza una dialettica interna” afferma il missionario. “Questa situazione a mio giudizio è stata ben riassunta dal titolo dell’editoriale del nostro giornale, “The Lamp”: All'ombra di Mutharika l'erba non cresce”.
Mutharika ha formato un nuovo governo che ha però suscitato forti perplessità nella popolazione per l’alto numero dei Ministri. “Il nuovo esecutivo comprende 21 ministri e altrettanti vice ministri” dice p. Gamba. “È un'enormità per un Paese dove ogni giorno si registrano interruzioni di corrente elettrica e da settimane manca l’acqua a Blantyre, il polo industriale del Paese”.
P. Gamba sottolinea anche altre caratteristiche della compagine governativa: il Presidente è anche Ministro dell'agricoltura (un dicastero chiave in un Paese come il Malawi, dove un cattivo raccolto significa la fame per centinaia di migliaia di persone); 20 Ministri sono originari del sud del Malawi, 11 della regione centrale e 9 del nord. Le donne Ministro sono 11 (il 26% del totale, compresi i vice-ministri), “un passo in avanti frutto anche della campagna 50/50 (per una pari rappresentanza di uomini e donne)” afferma p. Gamba.
Il missionario nota che “Goodal Gondwe, il Ministro delle Finanze del precedente esecutivo, che era il miglior promotore del processo di riforma dell’economia, è stato trasferito a un Ministero di minore importanza. Nel nuovo governo, inoltre, si dà spazio ad alcuni giovani. Nessuno però che possa vantare meriti particolari, se non quello di completa obbedienza al Presidente. Da notare infine che alla Giustizia è stato nominato il fratello del Presidente, che controllerà da solo questo dicastero perché non è stato affiancato da un vice-ministro”.
Secondo il missionario l’ampio margine di manovra di cui dispone il Presidente in Parlamento ha però una conseguenza non voluto per il Capo dello Stato. “In passato- spiega p. Gamba- ogni volta che qualcosa non andava bene la colpa veniva attribuita all'opposizione. Ora c’è solo il Governo da lodare o demonizzare. Anche questo è un cambiamento radicale nella politica del Malawi”.
P. Gamba ricorda infine il problema del controllo sui mezzi di comunicazione statali, abilmente utilizzati dal Presidente durante la campagna elettorale: “Finché non si stabilisce un accesso libero e trasparente per tutte le forze politiche e sociali ai mass media, il loro controllo rimarrà una grande incognita per il futuro democratico del Paese”. (L.M.) (Agenzia Fides 24/6/2009 righe 36 parole 481)


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