ASIA/SRI LANKA - “Per un futuro di pace e unità, la Chiesa farà la sua parte”, dice all’Agenzia Fides il Segretario della Conferenza Episcopale

martedì, 19 maggio 2009

Colombo (Agenzia Fides) – “C’è molto da fare per costruire un futuro di riconciliazione, pace e rispetto della dignità e dei diritti di tutti in Sri Lanka. La Chiesa farà la sua parte per creare unità e armonia nel paese”: è quanto ha dichiarato all’Agenzia Fides S.Ecc. Mons. Norbert Andradi OMI, Vescovo di Anuradhapura e Segretario della Conferenza Episcopale dello Sri Lanka, all’indomani dell’appello del Papa e del discorso del Presidente Mahinda Rajapaksa, che ha annunciato la fine della guerra civile.
Nel colloquio con Fides, Mons. Andradi ha commentato la situazione nel paese notando che, nella nuova fase che si apre per la nazione, sarà necessario mettere insieme tutte le forze sane della società, le istituzioni e tutte le comunità religiose “per contribuire al bene comune e per costruire un nuovo futuro di pace e prosperità per lo Sri Lanka”.
Il Vescovo ha detto a Fides: “Ringraziamo il Santo Padre Benedetto XVI per le parole che ha espresso sul nostro paese. Sono molto utili per noi: ci sentiamo incoraggiati nella nostra missione. Continueremo nel nostro impegno, sollecitando tutti i fedeli cattolici e tutti i cittadini, nel Nord e nel Sud del paese, a mettere da parte le divisioni, a riconciliarsi e a costruire una nuova fase di benessere e armonia per lo Sri Lanka. Certo, c’è tanto da lavorare per sanare antiche ferite e tutti devono fare la loro parte. La Chiesa, al cui interno c’è una componente cingalese e una tamil, darà il buon esempio, offrendo una testimonianza di unità”.
Sulla drammatica situazione dei profughi tamil, vittime degli ultimi mesi di conflitto, Mons. Andrai ha sottolineato “il grande impegno della Caritas, che ha stanziato ingenti risorse umane ed economiche per l’assistenza”, assicurando che, oltre l’emergenza, continuerà l’opera di “riabilitazione e ricostruzione di un tessuto sociale che sia libero dalla violenza, soprattutto a beneficio delle nuove generazioni”. (PA) (Agenzia Fides 19/5/2009 righe 27 parole 278)


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