ASIA/TERRASANTA - “Rivivere l’avvenimento della Salvezza con Cristo e in Cristo”: Messaggio Pasquale del Patriarca Latino di Gerusalemme

mercoledì, 8 aprile 2009

Gerusalemme (Agenzia Fides) – In una terra segnata dalla violenza e dal dolore, i cristiani avranno la grazia di “rivivere l’avvenimento della Salvezza”: “Con Gesù, in Gesù, passeremo dalla morte alla vita, ci spoglieremo dell’uomo vecchio per rivestirci dell’uomo nuovo. Questa Settimana è la sintesi di tutta la nostra vita cristiana”. E’ quanto afferma il Messaggio Pasquale del Patriarca Latino di Gerusalemme, S. Ecc. Mons. Fouad Twal.
Nel testo il Patriarca traccia i significati e i segni principali delle giornate del Triduo Pasquale, invitando i cristiani a vivere la Pasqua 2009 con animo rinnovato, nella riconciliazione e nella gioia, guardando al futuro della Terrasanta con la speranza certa che il Signore è presente, e vivo e si fa trovare.
Gli eventi celebrati durante il Triduo non sono solo “avvenimenti storici di cui fare pia memoria ogni anno”, restandone spettatori: i cristiani infatti “partecipano al mistero di Salvezza ed il mistero di Salvezza si compie in loro”, sottolinea Mons. Twal.
I fedeli non devono mai distogliere lo sguardo da Cristo: “Egli è il Messia eterno, il Salvatore dell’umanità, ben al di sopra delle nostre strutture politiche e delle nostre divisioni”. E’ colui che da Signore si fa servitore (nella Coena Domini del Giovedì Santo), è colui che soffre e muore per donare la Salvezza a ogni uomo. “Vedere Cristo in croce è una prova per la nostra fede”, nota il Patriarca. “Il nostro cuore è diviso tra la compassione e la ribellione”: la prima poiché si vede soffrire Colui che ha fatto del bene; la seconda perché la vittima innocente è Colui che è Onnipotente.
Nella situazione di dolore e angoscia, occorre rivolgersi a Maria: “Il nostro unico conforto arriva da Maria, la Madre, che ci invita a credere, a sperare contro tutte le speranze. Maria crede con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le sue forze. Facciamo come Lei”, afferma Mons. Twal.
Restando saldi nella speranza della Resurrezione: “Il Signore ci aspetta in Galilea e la Galilea è la Chiesa, la nostra casa, tutti i luoghi in cui il Signore ci invia affinché siamo testimoni gioiosi della sua morte e della sua Resurrezione”.
Questo evento porta con sé una carica di novità e di gioia per tutti, “per il nostro paese, per la nostra Chiesa”, per tutta l’umanità, conclude il Messaggio. (PA) (Agenzia Fides 8/4/2009 righe 27 parole 271)


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