VATICANO - Incontro internazionale dei responsabili delle Giornate Mondiali della Gioventù; “La GMG non è una magia. La preparazione deve essere seria e a servizio dell’evangelizzazione”

martedì, 7 aprile 2009

Roma (Agenzia Fides) - Si sono svolti a Roma, dal 3 al 5 aprile, i lavori dell’“Incontro internazionale degli operatori di pastorale giovanile: da Sydney 2008 a Madrid 2011”, organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici. Hanno partecipato i delegati di circa 70 Paesi dei cinque continenti e i rappresentanti di 34 movimenti ecclesiali e associazioni giovanili. Il convegno ha tracciato un bilancio della Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg) 2008 di Sydney e lanciato l’itinerario di preparazione alla prossima Gmg internazionale di Madrid 2011.
“La pastorale delle giovani generazioni non è un’appendice dell’azione pastorale ordinaria della Chiesa, ma il suo centro, il suo cuore” ha detto, aprendo i lavori dell’assemblea, il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Card. Stanislaw Rylko. “La pastorale giovanile è una pastorale che non può permettersi routine e mediocrità. Essa reclama una costante conversione del cuore e la continua ricerca di vie sempre nuove per l’annuncio di Cristo. Le Giornate Mondiali della Gioventù sono diventate provvidenziali catalizzatori dell’impegno pastorale della Chiesa a favore delle giovani generazioni, svolgono una preziosa funzione di orientamento, di ispirazione e di incoraggiamento. E negli anni si sono pure rivelate uno straordinario osservatorio del mondo giovanile su scala planetaria che consente di individuare tendenze emergenti tra i giovani che difficilmente trovano spazio nei media”.
Uno dei suoi frutti più belli della GMG di Sydney è l’incremento delle vocazioni, oltre al fatto che ha cambiato l’immagine della Chiesa cattolica in Australia, dove ora anche i non credenti la guardano con maggiore rispetto. È questo in sintesi il bilancio tracciato dall’Arcivescovo di Sydney, il Cardinale George Pell. Tuttavia l’Arcivescovo ha messo in guardia dai facili entusiasmi: “La GMG non è una magia. La preparazione deve essere seria e a servizio dell’evangelizzazione”.
Mons. Anthony Fisher ha presentato i primi dati di una ricerca commissionata dal Comitato di Sydney sull’impatto pastorale della GMG in Australia. In sintesi, i ricercatori hanno avuto i seguenti riscontri: sette partecipanti su dieci considerano l’esperienza vissuta come una delle migliori della loro vita; i partecipanti ritengono molto importante condividere la propria fede con altri giovani; la Veglia, la Via Crucis e la Messa finale sono considerati i momenti più importanti dell’evento. Quindi Mons. Fisher ha parlato di quelli che considera i principali frutti pastorali di Sydney: le conversioni, il rafforzamento dell’identità cristiana e cattolica, il rinnovamento nelle diocesi australiane, il positivo impatto sulla comunità intera di Sydney e dell’Australia. Durante l’incontro sono state presentate quattro esperienze di pastorale nazionale in America, Africa, Asia ed Europa.
Nel 2011 la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù verrà ospitata dalla Spagna, e il Cardinale Arcivescovo di Madrid, Antonio M. Rouco Varala, ha sottolineato che, al contrario dell’Australia, la Spagna è un paese in cui il Vangelo è risuonato fin dalle sue origini, e che conosce una grande vitalità della fede, luogo di nascita di numerosi e importanti cammini vocazionali; eppure anch’essa ha bisogno, come tutta l’Europa, di rinnovare le sue radici cristiane. “Dobbiamo di nuovo annunciare il Vangelo, fare nostro il compito della nuova evangelizzazione, portando Cristo lì dove non è conosciuto” ha affermato il Card. Rouco Varela. Altri interventi hanno riguardato l’itinerario di preparazione verso la XXVI GMG, utilizzando come filo conduttore il magistero di Papa Benedetto XVI, e la situazione della pastorale giovanile in Spagna. E’ stato quindi presentato l’intero Comitato che sta preparando l’evento di Madrid e sono stati illustrati i primi progetti per l’accoglienza, mettendo soprattutto l’accento su come assicurare la partecipazione dei giovani provenienti da paesi svantaggiati.
Il Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, Sua Ecc. Mons. Josef Clemens, ha presentato il Messaggio di Papa Benedetto XVI ai giovani in occasione della XXIV Giornata Mondiale della Gioventù: “Il Santo Padre propone in questi tre anni ai giovani cristiani un vero e proprio percorso formativo verso Madrid. E come si può notare, in qualche modo esso ruota attorno alle tre virtù teologali: speranza, carità e fede.”
Al Card. Rylko il compito di chiudere i lavori. “Quello che abbiamo vissuto in questi giorni – ha detto – è stato qualcosa vicino al cenacolo di Pentecoste: l’esperienza di una Chiesa giovane, missionaria, in ascolto dello Spirito Santo. Abbiamo sentito varie testimonianze e conferenze, ma la voce fondamentale che operava qui era la voce dello Spirito Santo. Cosa dice lo Spirito Santo in questo momento storico alla Chiesa? Egli chiama la Chiesa alla missione di sempre, ad evangelizzare e ad evangelizzare le giovani generazioni. Questa è una priorità per voi, che vi trovate nel cuore stesso dell’opera evangelizzatrice della Chiesa”. (S.L.) (Agenzia Fides 7/4/2009; righe 55, parole 751)


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