AMERICA/ECUADOR - Numerose attività nella Giornata del nascituro: lettere al Presidente della Repubblica, benedizione delle madri incinte e marce in favore della vita

martedì, 24 marzo 2009

Quito (Agenzia Fides) – L’Azione Pro-Vida in Ecuador, filiale di Bita Umana Internazionale, in coordinamento con la Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi di Quito, ha invitato tutti i fedeli a compiere diverse attività in favore della vita in vista della celebrazione della Giornata del nascituro, mercoledì 25 marzo. L’Ecuador si è unito ufficialmente a questa iniziativa nel 2006 attraverso un Decreto Presidenziale; nel 2007 la Conferenza Episcopale Ecuadoriana ha dichiarato il 25 marzo Festa della Chiesa, invitando tutti i fedeli cattolici a promuovere in questo giorno azioni a sostegno della vita.
Come ha raccontato all’Agenzia Fides Amparo Medina, tra le numerose iniziative promosse dall’Azione Pro-Vida vi è l’invio, da parte dei bambini e bambine delle scuole, di circa 3500 lettere al Presidente della Repubblica ed al suo Gabinetto, compresa l’Assemblea Nazionale, in cui viene sollecitato il rispetto del diritto alla vita di tutti i bambini dell’Ecuador e dei bambini e bambine che stanno per nascere. Durante tutto il mese di marzo, inoltre, sono state organizzate conferenze sull’aborto e sul miracolo della vita in alcune scuole, rivolte a giovani a partire dai 15 anni ed ai loro genitori. Per questo tipo di attività sono stati impegnati numerosi operatori pastorali inviati in tutto il Paese, dalla selva ecuadoriana alle zone di periferia e alle grandi città come Quito, Guayaquil e Cuenca.
Lo scorso fine settimana, 21 e 22 marzo, in numerose città della nazione si sono svolte delle marce. Una delle più importanti è stata quella che si è svolta a Tulcán, una città molto vicina alla Colombia, Stato in cui è stato legalizzato l’aborto. Non a caso in questa zona molte donne ecuadoriane valicano la frontiera per poi abortire nel Paese vicino. Vengono addirittura organizzati i cosiddetti “tour della morte”, da Quito ed Ibarra, città vicine a Tulcán, che portano le donne e le ragazze più giovani ad abortire “Per questo – ha raccontato Medina – abbiamo mobilitato 5000 mila persone, parlando loro dell’aborto, del danno che provoca nelle donne e presentando diverse testimonianze di donne che hanno abortito e che adesso ne stanno soffrendo i traumi, così come la storia di bambini adottati e la felicità che oggi provano insieme ai loro genitori adottivi”.
Il 25 marzo sono previste diverse marce a livello nazionale mentre in tutte le Parrocchie del Paese ci sarà la consacrazione delle madri incinte a Nostra Signora della Buona Speranza. Inoltre quest’anno prende il via un nuovo progetto: la semina di giardini in onore dei bambini morti a causa dell’aborto, con alcune piante chiamate ‘lacrime di bambino’ accanto a gigli che simbolizzano le braccia della Vergine che accoglie questi bambini nella Misericordia del Signore. Si comincerà a seminare in tutti i giardini delle Parrocchie cattoliche. Infine, sempre il 25 marzo, è prevista nelle parrocchie del Paese anche la consacrazione dei giovani alla Purezza di Maria Santissima.
L’Azione Pro-Vida promuove altresì la cosiddetta “Adozione Spirituale dei Bambini che stanno per nascere”. I partecipanti a questa iniziativa di adozione di un bambino che per nascere e che è in pericolo di essere abortito si impegnano a pregare giornalmente, per 9 mesi, con una breve preghiera per un bebé a cui hanno dato un nome. (RG) (Agenzia Fides 24/3/2009, righe 36, parole 527)


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