AMERICA/PANAMA - Domenica 1º marzo il lancio della Grande Missione, che si concluderà nel 2013 con la celebrazione dei 500 anni di evangelizzazione

giovedì, 26 febbraio 2009

Panama (Agenzia Fides) – Domenica prossima, 1º marzo, la Chiesa cattolica Panamense, alle dieci del mattino, lancerà ufficialmente la Missione Nazionale presso la Basilica Minore San Michele Arcangelo, in concomitanza con la Celebrazione Eucaristica della Festività del Cristo di Atalaya. Il rito sarà presieduto da Mons. José Luis Lacunza, Presidente della Conferenza Episcopale Panamense, e concelebrata dai Vescovi panamensi e dai sacerdoti delle diverse Diocesi del Paese.
La Conferenza Episcopale Panamense si unisce così alla Grande Missione Continentale, con la quale si intende mettere la Chiesa in stato permanente di missione, allo scopo di impegnare tutti i cattolici a portare il Vangelo di Gesù Cristo ai tanti fratelli che ancora non lo conoscono o si sono separati della fede cattolica. “È un appello a lanciarci in una grande missione in tutto il Continente, portando il messaggio di una vita piena per tutti, di una vita più degna in Cristo, per ogni uomo e per ogni donna dell’America Latina e dei Caraibi, e nel nostro caso del Panama”, affermano i Vescovi.
Durante la Celebrazione avrà luogo il rito di invio, nel quale è prevista la consegna del Trittico della Missione ad ogni Vescovo insieme ad una delegazione formata dai missionari e dalle missionarie della rispettiva Diocesi. Questo Trittico è stato consegnato dal Santo Padre Benedetto XVI a tutti i Vescovi dell’America Latina durante lancio della Missione Continentale avvenuto lo scorso 17 agosto 2008, in Ecuador, nell’ambito del Terzo Congresso Missionario Americano (CAM 3).
Questa missione, che richiede l’impegno di tutti i credenti, durerà fino al 2013, anno in cui a Panama si celebreranno i 500 anni di evangelizzazione. Gli obiettivi della Missione sono: promuovere una profonda conversione personale per ricominciare da Cristo una vita nuova nello Spirito; incentivare la formazione di persone che annuncino la Buona Novella in maniera integrale e permanente e stimolare la formazione di comunità che predichino il Vangelo con la loro testimonianza e la loro parola; fare in modo che le comunità, le organizzazioni e i movimenti ecclesiali si mettano in “stato di missione permanente”, al fine di giungere nei posti più lontani dal Paese per evangelizzare gli indifferenti e i non credenti; accompagnare tutte le giurisdizioni ecclesiastiche in tutto il processo della missione secondo le tappe della sensibilizzazione, approfondimento, missione settoriale e missione territoriale. (RG) (Agenzia Fides 26/2/2009; righe 28, parole 382)


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