Roma (Agenzia Fides) – Si è aperto questa mattina, 8 maggio, presso la Pontificia Università Lateranense il Convegno intitolato “Giovanni Paolo II: XXV anni di Pontificato - La Chiesa a servizio dell’uomo”. Erano presenti nell’Aula Magna dell’Ateneo Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, Autorità Accademiche, Ambasciatori, Docenti ed alunni delle Università Pontificie. Ad inaugurare i lavori è stato il Card. Angelo Sodano, Segretario di Stato, che ha sottolineato come “questi tre giorni di riflessione e di studio per comprendere la portata storica di questo Pontificato a cavallo di due secoli” costituiscano il primo grande avvenimento programmato in occasione del XXV anniversario di Pontificato del Santo Padre, che si celebrerà il 16 ottobre.
“Non è facile individuare una chiave interpretativa che permetta di tenere unita la ricchezza dell’insegnamento di Giovanni Paolo II e la sua multiforme azione pastorale in questi 25 anni di Pontificato” ha affermato Sua Ecc. mons. Rino Fisichella, Rettore Magnifico della Lateranense, presentando il Convegno. “Un tentativo di interpretazione lo può dare il titolo che abbiamo posto a questo Convegno: ‘La Chiesa a servizio dell’uomo’.” Mons. Fisichella ha quindi sottolineato le tre tematiche attorno a cui sono raccolti i vari interventi: la storia personale e il ministero di Karol Wojtyla come Docente e come Vescovo (Cracovia e Roma, Lublino e il Laterano); l’azione pastorale di Giovanni Paolo II e l’insegnamento dei 25 anni di Pontificato; i centri di interesse pastorale che permettono di toccare con mano l’azione di Giovanni Paolo II sia nella vita della Chiesa che nelle vicende del mondo (il mistero della santità, missione ed ecumenismo, giovani, Nuova Evangelizzazione...). “Era giusto che l’Università del Papa celebrasse questo particolare giubileo – ha detto mons. Fisichella -. Lo fa in conformità a quello che è la sua peculiarità: con un momento di studio e di riflessione.”
Il Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, l’Arcivescovo Stanislaw Rylko si è quindi soffermato sul tema “Cracovia e Roma: due Chiese Sorelle”. Il Pontificato di Giovanni Paolo II non si può comprendere se non si conoscono le radici del suo ministero episcopale a Cracovia, ha sottolineato mons. Rylko. “Nel suo ministero c’è una continuità organica tra Cracovia e Roma e non certo una frattura”, del resto la stessa Cracovia è chiamata “la Roma polacca”. Il Vescovo Wojtyla ha ispirato tutto il suo ministero sull’esempio di San Stanislao, “il Pastore che offre la vita per il suo gregge”. I grandi temi dell’impegno per la vita, il matrimonio, la famiglia; per il rispetto della libertà religiosa; per la formazione dei giovani; le visite alle parrocchie, hanno costituito i cardini dell’impegno di Karol Wojtyla a Cracovia e poi nell’azione pastorale quale Vescovo di Roma. Un altro aspetto sottolineato da mons. Rylko è legato al Concilio Vaticano II: “Karol Wojtyla è stato Vescovo del Concilio nel senso più pieno dell’espressione”: sia perché ha preso parte attiva alle assemblee conciliari, sia perché tutto l’orientamento pastorale del suo Ministero ha sempre trovato la fonte principale nei documenti emanati dal Concilio.(S.L.) (Agenzia Fides 8/5/2003 – Righe 35; Parole 499)